martedì 28 dicembre 2021

L'ultimo saluto ad Anna Maria Gandini


 



La sua Varese non l’ha dimentica e stamani era presente in gran numero per l’ultimo saluto ad Anna Maria Gandini, giornalista, testimone della Varese del passato, elegante signora della cronaca varesina. Presenti il sindaco Davide Galimberti, il mondo del giornalismo, quello sportivo (il figlio Umberto è dirigente sportivo) e i varesini d’antan. Novant’anni, Anna Maria era la figlia di un giornalista de La Prealpina, giornalista professionista a sua volta, in Prealpina con la cronaca nera e poi in Rai, voce del Gazzettino Padano, del Telegiornale, collaboratrice al Corriere della Sera, ritorno in Prealpina con la rubrica ‘La mia Varese’. E’ riuscita dove non è riuscito suo papà, cioè raccogliere in un volume i ritratti dei personaggi, delle piccole storie che hanno confezionato la ‘grande’ storia varesina: di libri ne ha pubblicati quattro. Celebrante padre Gianni Terruzzi, anima di Radio Missione Francescana, la Messa si è conclusa con le parole del figlio Umberto, commosso per la presenza di quella città che sua mamma ha amato e descritto, con eleganza, mai sopra le righe, diremmo con raffinatezza, una Liala non della narrativa ma della cronaca. “Se ne è andato un altro pezzo di Varese” dice uscendo dalla basilica Carla Tavelli, sua amica, fonte di aneddoti spesso consultata da Anna Maria. Certo, è vero, dopo Natale Gorini, dopo Augusto Caravati ecco nel giro di pochi mesi l’ultimo saluto anche di Anna Maria Gandini, personaggi molto diversi eppure uniti dall’amore per Varese e dal bisogno di lasciare una traccia, perché non vinca la dimenticanza.  


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