Doppia pugnalata ieri mattina, una alla schiena e una nel petto, salendo in bici al Campo dei Fiori. Avevo da poco iniziato la mia fatica quotidiana quando tre giovani in bici mi hanno incrociato in discesa. L'ultimo (ho sentito benissimo) ha detto: "Alè nonno!" Mi sono voltato ma dietro di me non saliva nessuno, quindi il nonno era io. Che di per sè è vero, sono nonno, ma immaginavo che in tenuta sportiva magari non si capisse. In effetti ero senza casco (quindi si vedevano i capelli grigi), senza occhiali da sole (che ringiovaniscono e camuffano), quindi più vulnerabile, e sono stato trafitto. Sono vecchio e si capisce anche a distanza. Stavo cercando di tamponare la ferita quando un giovane mi ha sorpassato, mulinando un rapportino e parlando tranquillamente al cellulare, senza ombra di fiatone. Zac, pugnalata nel petto. Volevo invertire il senso di marcia ma ho resistito e, giunto in cima al Campo dei Fiori, mi sono anche fatto i complimenti.
Alè, nonno!
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