Nell’agosto del 1966
Arnaldo Bianchi, ragazzino di 12 anni, scriveva questa poesia: Era
mezzogiorno/nella vecchia casa./Il silenzio uguale/nelle strade e nei
cortili./Solo, sulla vite,/cinguettava un passero./Altro rumore/non v’era nel
mondo.
Non è necessario essere
critici letterari per intuire che quel ragazzo aveva stoffa poetica. Dieci anni
dopo ecco la sua prima silloge, ‘La vecchia casa’, un libricino dato alle
stampe quando Bianchi frequentava il terzo anno alla facoltà di Lettere alla Statale
di Milano. Laurea, il lavoro presso la Civica Biblioteca varesina, ma la poesia
non muore, reclama spazio ed ecco, nel 1983, il secondo volume, ‘Il portico d’ombre’.
Passano undici anni e il poeta torna ad incontrare i suoi lettori, con ‘Paesaggi
inattesi’ (L.V.G.). La fama cresce, quella fama sempre un po’ elitaria e di
nicchia destinata ai poeti, ed ecco un’intervista sul quotidiano La Prealpina, dove
Arnaldo Bianchi scopre le sue carte: figlio d’arte (anche il padre Amedeo è
poeta e narratore), ama citare Brodskij che dice – La solitudine insegna l’essenza
delle cose. – E anche Rilke, che afferma: - Le opere d’arte sono un’infinita
solitudine e solo l’amore può afferrarle e giudicarle rettamente. –
Gli anni passano, la
poesia resta, fedele compagna nella vita del poeta varesino, che torna al suo
pubblico regolarmente: nel 2000 con ‘Esercizi e appunti della sera’, nel 2004
con ‘Le ombre delle nuvole’, nel 2007 con ‘Del vento e della luna’, nel 2012
con ‘Nel mite tempo che cade’, nel 2016 con ‘Trasmigrazioni imperfette’, tutte
raccolte pubblicate da Macchione. E proprio dall’ultimo volume ecco un esempio:
La solitudine è figlia/e madre dei ricordi/che oscillano sul filo/fragili
miracoli/impavidi acrobati/della nostra storia.
Poesie brevi, a volte brevissime,
dove la natura e le atmosfere della sera, cara ai poeti, sono predominanti. E
sempre per l’editore Macchione, dopo sette anni di attesa, ecco il nuovo lavoro
di Bianchi, ‘Transiti solitari’, che verrà presentato giovedì 25 maggio, ore
18, in Sala Morselli alla Biblioteca di Varese, in via Sacco 9. Dialogherà con
l’autore Viviana Faschi, poetessa e filosofa.
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