Non ci posso credere che non si potrà più sciare a Brinzio. Sono certo che una soluzione alla fine di troverà, anche se intanto le due casette in legno che si trovavano all'arrivo sono state smantellate. Non voglio entrare nel merito della questione, che appare complessa. Il sindaco Piccinelli ha detto che parlerà quando avrà tutti gli elementi. Attendiamo. Ma intanto spezzo una lancia, anzi uno sci da fondo e un bastoncino a vantaggio di questa pista e di questo meraviglioso sport, che ho riscoperto e amato soprattutto grazie al pianoro di Brinzio. Primi approcci con il fondo a militare, negli alpini, poi più nulla per molti anni sino al nuovo millennio, quando decisi, praticando triathlon, che avrei voluto provare anche winter-triathlon, cioè corsa, bici e sci da fondo. E dove allenarmi se non a Brinzio? Così vicino a casa mia, così ampio, una meraviglia. Venne la neve, incontrai amici carissimi: Pippo Gazzotti, Albertone Zuffi, i fratelli Piccinelli, l'ex sindaco Sergio Vanini, Ponzi, il Momo, Silvia Bossi, addirittura il pirata del Brinzio, alias Ric Prando, altri ancora... Incontrai nella grata memoria il grandissimo Gianni Bellorini. E nel 2006 (foto in alto) ecco il mio primo (e unico) winter-triathlon proprio a Brinzio. E poi le Brinziobianche (in foto quella del 2008) ma soprattutto tanti e tanti chilometri in totale solitudine, quando l'ora del tramonto regala magia, mistero, preghiere, incontri ravvicinati con il Dio della neve. Io lo so che tutto questo non finirà. Che (casette o non casette) la pista verrà nuovamente battuta e il mio godimento si rinnoverà. Certe cose si sentono.
Lo spero anch'io. Ma certo l'atmosfera che si respira a Brinzio sa di ripicche, gelosie, chiusure mentali
RispondiEliminaper fortuna che a brinzio ci sei tu ad aprire le menti!
RispondiElimina