Credo che la maggior parte della gente non si renda conto di cosa vuol dire correre i 1500 in pista in 3'33"11. Tempo che ha fatto registrare ieri Pietro Arese ai Mondiali di Budapest, che non gli ha consentito per pochissimo di accedere alla finale ma che resta il suo miglior risultato, se non erro il secondo risultato sui 1500 di sempre, in Italia. Credo che la maggior parte dei giovani non riuscirebbe a tenere il suo passo nemmeno per 200 metri, per 100 metri.
Io invece ho ben chiaro il concetto e quindi rendo onore a Pietro, e non posso non menzionare il suo allenatore, mio amico e collega, il prof. Silvano Danzi, che qui vediamo con lui proprio ai Mondiali.
Auguro a Pietro di raggiungere la finale il prossimo anno, a Parigi, anno olimpico. Non sarà una passeggiata, abbiamo al mondo molti atleti che scendono sotto il muro dei 3'30". Ma quel muro lo abbatterà anche lui!
Aggiungo che, nel frattempo, le cronache sportive dei giornaloni si occupano in primis del solito, trito, barbosa calcio
RispondiEliminacome darti torto?
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