Da San Carlo Borromeo, mio patrono, non ho certo preso la santità. Solo un po' il naso importante, anche se quello del Borromeo (stando ai quadri che lo rappresentano) era ancora più importante del mio. Devo il mio nome al fatto che un'amica di mia mamma partorì qualche tempo prima di lei e chiamò la neonata figlia Carla. Mia mamma disse: "Bel nome, quasi quasi chiamo così anche il mio secondogenito." E così fu. Il nome non mi dispiace. Al battesimo mi diedero tre nomi, come si usava allora: Carlo-Bruno-Luigi. Non mi dispiacciono nemmeno gli altri due, sono un tipo che sa accontentarsi. Ricordo qualche mio onomastico particolare? Certo il 4 novembre del '66, alluvione a Firenze e quelle immagini che arrivavano dentro il piccolo schermo della nostra prima televisione. Avevo dieci anni. E poi andiamo agli anni Settanta, credo 1976/77: ricevetti come regalo per l'onomastico una bella sciarpa, morbida e calda. Me la regalò la ragazza che sarebbe diventata mia moglie. Purtroppo non la trovo più.
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