Rubiamo
qualche minuto a Sergio di Siero, impegnato a smontare lo spazio artistico ‘Tra
il volto e l’anima’ che, dal 7 al 10 maggio, ha visto grande presenza di pubblico
in via S.Francesco d’Assisi, a Varese, nei locali di VareseVive.
“Noi
di Somsart” racconta di Siero (docente, scrittore, ballerino…) “abbiamo voluto
realizzare uno spazio, che è quello spazio metafisico fra il volto e l’anima.
Abbiamo invitato una quindicina di artisti a condividere quello spazio, a volte
piuttosto trascurato, che è un modo di intendere la vita, uno spazio che
conoscono soprattutto gli artisti, un luogo che non è facile quantificare ma
che per taluni individui è molto importante.”
E
del resto Sergio di Siero, che lo spiritello dell’artista lo possiede, da oltre
trent’anni, attraverso il cammino di Somsart, si avvicina alle persone in
difficoltà psichica, accompagnandole in un percorso di riabilitazione
attraverso la creatività.
“Sosmsart
nasce da un’idea di Edoardo Balduzzi, noto psichiatra. Con lui e con
Mariagrazia Crippa fondammo Somsart. Balduzzi ci ha lasciato nel 2013, a 93
anni, e da allora è nato il Centro Diurno di Comerio, che ospita una ventina di
ragazzi. Abbiamo tre educatori professionali, uno psicologo, alcuni volontari.
Proponiamo arte, musica, teatro, ballo…”
Aprendo
il sito di Somsart (www.somsart.it) si
legge: ‘Centro Diurno Psichiatrico – L’arte che cura. Scopo: riconoscimento
reciproco dell’espressione individuale, utilizzando le varie manifestazioni
della creatività.’
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