Sono
qui, sulla linea di confine,
luogo
non visto fra la terra e il cielo,
incertezza
che un giorno avrà una fine,
quando
tutto il mio corpo sarà un gelo.
Vorrei
salire in alto, mi chiamate,
incontrarvi
di nuovo, con stupore,
scoprire
i volti ora, voi eravate
un
dolce incontro, prima del dolore.
Vorrei
la soluzione al dubbio antico,
l’enigma
che è di tutti e quindi mio.
Troverò
solo buio o un nuovo amico?
Sarà
riposo eterno oppure Dio?
Ma
la terrà mi chiama col suo canto,
mi
lusinga e mi chiede di restare,
ogni
alba si trucca nell’incanto
e
ricorda il mio compito d’amare.
E
allora sono qui, fra cielo e terra,
con
le membra ferite e già risorte,
ore
tinte nel sangue e nella guerra,
ore
di pace, che odiano la morte.
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