Respiro
la città che dorme nel mattino,
le
storie nel silenzio raccontano di pace,
i
primi fari accesi nel buio che riluce,
un
uomo corre lento, un passero, un gattino.
Respiro
la mia vita di nuovo alla partenza,
grato
perché c’è un Dio, la fede, una preghiera.
Non
sarà vero nulla? Chissà, verrà la sera
quando
di quel Signore vedrò la vera essenza.
Respiro
ed è già molto, respiro e trovo il tutto,
precario,
in equilibrio fra il baratro e la cima
mentre
la mia città si sveglia come prima,
stanca,
felice, insonne, tra un saggio e un farabutto.
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