Vernissage ieri pomeriggio, sabato 28 settembre, in galleria Ghiggini a Varese, della mostra 'Thauma', sculture di Emilio Negretti. Più che di sculture dovremmo parlare di scultura, perché la mostra è soprattutto l'esposizione di una grande opera, affacciata sulla terrazza della galleria, che dà su via Albuzzi. L'allestimento mostra alcuni bozzetti e disegni preparatori.
Continua dunque, da parte di Eileen Ghiggini (foto) la valorizzazione di artisti giovani (e per giovani si intende quarantenni), categoria alla quale appartiene anche Emilio Negretti, varesino classe 1979, figlio e nipote d'arte. Il nonno Emilio era scalpellino e quindi scultore nell'alta Valceresio; si deve a lui e al figlio Ezio la nascita di un laboratorio scultoreo, che ha ospitato e ospita artisti italiani e non solo. Emilio ha ereditato la passione per l'arte: studi al liceo artistico 'Frattini', laurea all'Accademia di Belle Arti di Brera e quindi la ricerca di una via personale, certamente astratta.
Titolo della mostra: 'Thauma', termine greco che sta per 'meraviglia, terrore', stati d'animo contrastanti che prova chi si trova davanti alla realtà. Da qui la ricerca, che può essere filosofica, religiosa...Da questa ricerca nasce 'Doppel Traum II', opera in legno che è possibile 'toccare con mano' da Ghiggini. E' una statua di grandi dimensioni, copia di una ancor più grande che verrà esposta in Germania, in occasione di un importante evento che vede invitati solo tre scultori italiani, e fra questi Negretti.
L'opera nasce dopo la lettura della novella 'Doppio sogno' di Arthur Schnitzler, un testo noto (grazie anche al film) che gioca sul dualismo realtà fisica-realtà onirica.
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