venerdì 28 febbraio 2025

Il virtuale di temp dul Càrlu Cùdiga


In dialetto bosino, l'espressione 'i temp dul Càrlu Cùdiga' sta per 'i tempi andati, il passato'. Ebbene, il digitale ha ampliato lo spazio del virtuale, della vita non reale, con tutti i pro e i contro. Ma anche in passato, quando il digitale non c'era, il virtuale era ben presente. Quanta parte della nostra vita (anche senza il digitale che amplifica) è affidata ai pensieri? Quanti film ci facciamo su quello che dovrebbe essere, che vorremmo che fosse? Quante storie ci inventiamo, che puntualmente non si realizzano? Quanti sogni ad occhi aperti? Certo, tutto questo baluginìo di pensieri non è la realtà in senso stresso, ma è reale perché occupa il nostro tempo (reale). E quando leggiamo un romanzo? Lì c'è vita reale ma anche tanta invenzione. Quindi il virtuale non è una invenzione del digitale. 

Che c'entra la foto di una giocatore del Città di Varese supino, al termine di una partita? Sta immaginando, 'virtualizzando' una sorte migliore.  
 

giovedì 27 febbraio 2025

Bea e Josè, novelli sposi


 





Festa grande ieri, giovedì 27 febbraio, a Palazzo Estense. La sala matrimoni ha ospitato le nozze della mia amica Beatrice detta Bea, forza vitale della Famiglia Bosina, che ha sposato Josè. Da par suo, Bea ha varcato l’arco che immette nell’aia nobile del Palazzo, guidando personalmente l’auto. Al suo fianco Josè. Quindi la lunga scalinata e l’ingresso, fra gli applausi, nell’elegante locale delle nozze varesine. Quindi, dopo la lettura degli articoli di legge riferiti al matrimonio e la solenne promessa, dopo lo scambio degli anelli, ecco il bacio finale (anzi, i baci finali), accompagnati in sottofondo dalle note della classicissima ‘Stand by me’, Stai con me.

 


mercoledì 26 febbraio 2025

Auguri, Alessandri


 

Felice compleanno ai miei amici Alessandro Cisaria detto Alle (foto in alto) e Alessandro Andreoni detto Alex, mio ex alunno Vidoletti, entrambi grandi sportivi!

Ciao, Arnaldo




 

All'età di 64 anni è morto ieri il mio amico e collega Arnaldo. 

La prima cosa che mi colpì di lui, quando ci incontrammo alla scuola media Vidoletti una quindicina di anni fa, fu che si chiamava come il mio amico poeta: Arnaldo Bianchi. Artista era anche lui, diplomato in flauto traverso. Era arrivato nella mia scuola quando venne inaugurata una sezione ad indirizzo musicale. Un secondo motivo di dialogo fra noi fu la circostanza che veniva da Tradate, docente di musica di Tradate, quindi il collegamento con mia mamma Ines, anch'ella docente di musica a Tradate, fu immediato. E infatti Arnaldo l'aveva conosciuta, e in particolare mi raccontò che era stata la prof di sua sorella. Fu naturale per noi parlare di musica, intenderci. E poi con Arnaldo era facile andare d'accordo: sorridente, di buon carattere, tranquillo e sempre disponibile ad organizzare per valorizzare il canto, il suono, l'armonia. Istituì i lunedì musicali della Vidoletti, anche per dare risalto alla sezione musicale della scuola. Mi raccontò della sua esperienza nell'Associazione ArsCantus, della sua partecipazione alla commissione del Concorso musicale 'Città di Tradate', una manifestazione storica, 3000 alunni da ascoltare e giudicare. Suonò anche (prima foto in alto) alla fine di giugno del 2018, durante la festa per i pensionati di quell'anno, e fra questi anche il sottoscritto. Fu uno dei nostri ultimi incontri. Io andai in pensione, lui ci sarebbe andato alla fine di questo anno scolastico. 

Ciao, Arnaldo. 



I funerali di Arnaldo saranno celebrati Sabato 1 marzo, ore 9.30, a partire dalla chiesa parrocchiale di Santo Stefano in Tradate. 

Il paradiso del Gran Paradiso



 

Il Gran Paradiso, oggi: Punta Pousset, Punta Rossa, Nomenon. 

(foto Enrico Piazza)

Che ci pensino gli altri


 

Stamani, 26 febbraio, la Famiglia Bosina (che compie 70 anni) ha presentato il Carnevale Bosino 2025. Per il programma si veda il sito della Famiglia Bosina (www.famigliabosina.it). Qui vorrei dire altro. Sabato 8 marzo, sabato grasso, sarà magro di carri, in particolare per la prima volta mancherà un carro della città di Varese, solo carri di paese. Carro più carro meno non è questo, è che per lo più si tende a pretendere, ci si lamenta per qualche mancanza, disservizio, assenza, ma ci si dimentica che l'organizzazione richiede tempo e soprattutto soldi e personale. La Famiglia Bosina da tempo segnala che è sempre più impegnativo organizzare il Carnevale, mancano volontari, anche perché di anno in anno si fanno più stringenti le norme di sicurezza eccetera. Il Carnevale è solo un esempio, è così per molti ambiti: si invocano i diritti, ci si dimentica dei 'doveri' della partecipazione attiva. Si sa, il Carnevale, la sfilata del sabato grasso è molto partecipata a Varese, soprattutto se il meteo è favorevole, per un dato molto semplice: è la festa dei bambini. Quindi coinvolge i genitori, i nonni. Non dispiace neppure agli adulti tornare bambini per un paio d'orette. Ma agli adulti spetta anche dare una mano, perché la festa riesca bene.     

martedì 25 febbraio 2025

Auguri a Giovanna e Adriano


Felice anniversario di nozze ai miei amici Giovanna e Adriano, grandi amanti della montagna. 
 

domenica 23 febbraio 2025

Contro l'Asti, il Varese non stappa lo spumante


 





Per il Città di Varese servirebbe il miracolo per arrivare primo nel suo girone di serie D (e quindi puntare alla C), e un altro mezzo miracolo per vincere i play-off e sperare nel ripescaggio. Ma se poi non si vince in casa, come è successo oggi al 'Franco Ossola', allora anche i miracoli si trovano in grande difficoltà. Con l'Asti bisognava vincere, ad ogni costo, ma evidentemente il costo non è stato adeguato alle tasche del Varese, che passa quasi subito in vantaggio con Marchisone (eccolo in foto esultante e seguito dai suoi compagni) ma si fa sorprendere da uno dei rarissimi tiri in porta degli ospiti, che pareggiano con Camatta. Il primo tempo finisce qui. Nella ripresa l'Asti è coriaceo e attento in difesa, restano rari varchi, i cross lunghi da destra e sinistra a centroarea non danno frutto, e non servono neppure i due metri d'altezza di Niccolò Romero (n° 92, in foto): niente da fare. La partita è nervosa, fallosa, esteticamente brutta. Ma i biancorossi non mollano e al 95° il gol arriva: rovesciata di Banfi, tocco di Romero, traversa, autogol della difesa grigia. Peccato che Romero fosse in fuorigioco: s'alza implacabile la bandierina, 1 a 1 è finisce qui. 
Banfi si sdraia a terra, esausto e deluso (foto): è l'emblema di tutta la squadra. Il Brà pareggia: avremmo potuto rosicchiare due punti. E così la NovaRomentin ci soffia il secondo posto.
Sempre e comunque: forza Città di Varese!

Auguri, Stefano


 

Felice compleanno al mio amico Stefano, ottimo snowboarder. Eccolo infatti, anche nel giorno del suo 38esimo compleanno, in allenamento sulle nevi di Macugnaga.

foto Maddalena Zanzi

La Varese che non amo




 

Amo la mia città ma non sono un amante che ha perso completamente la testa, disposto a perdonare tutto, a non vedere. E ciò che sto vedendo presso il camposanto di Sant'Ambrogio Olona, dove riposano i miei parenti più cari (a parte un paio di nonni e qualche zio) non fa onore alla mia 'amata' Varese. Da mesi e mesi vi sono lavori di ristrutturazione, nella zona del cimitero che mostro in foto. Ebbene, mesi fa è apparso un cartello, che finalmente dava qualche speranza: entro il gennaio 2025 i lavori si sarebbero realizzati. Alla fine di febbraio tutto tace, tanto che qualche parente ha pure scritto sul cartello, dando dei 'falsi e bugiardi' a chi promette e non mantiene. 

I problemi di una città sono tanti, i soldi pare siano pochi, ma le promesse vanno mantenute.

sabato 22 febbraio 2025

Fabrizio a Varese


 

Continua con successo la mostra che il Comune di Varese - Assessorato alla Cultura, ha dedicato a Fabrizio De Andrè in Sala Veratti (via Veratti a Varese). Fabrizio detto Faber, un cantautore che è nel dna dei settanta-ottantenni ma che interessa anche i trenta-quarantenni: un poeta della musica, una voce inimitabile. Chi ancora non ha fatto un salto, ha a disposizione questa domenica 23 febbraio (15-19), e il prossimo fine settimana (venerdì, sabato e domenica, sempre 15-19).  

Bruno a Leo

 Io e Leonardo ci conoscemmo in epoca analogica, molto giovani, quando fuori del liceo volantinavano quasi ogni giorno... stessi bus, stesso liceo, paesi limitrofi, abbiamo cominciato a scambiarci commenti, dischi, cassette: andava pazzo per "A saucerful of secrets", secondo disco dei Pink Floyd, che gli avevo passato ... sui bus lo trovavo spesso coinvolto in scherzose schermaglie verbali con altri... noi si conversava, parecchio, di rado di temi personali, per pudore credo...gli argomenti non mancavano mai: sveglio nell'afferrare, leale nella replica, senso del ritmo, aggiornato sempre, pronto allo scarto, mai burbero... un pomeriggio d'estate andammo a vedere "Nosferatu" di Werner Herzog, una sera d'estate andammo a Lugano, lungolago in auto, un sabato pomeriggio mi portò con sè in radio, dove conduceva un programma... conservo ancora alcune sue dense foto che stava per gettare, in bianco e nero, la sommità di un fico, prove per impratichirsi con una macchina fotografica... le trovavo bibliche, una è rimasta appesa a lungo in camera.

Poi mi sono trasferito in un'altra regione: gli smartphone non esistevano, non frequento Facebook, ci siamo persi di vista.

Le solite cose insomma ma insolita è stata la mia reazione alla notizia della sua scomparsa, tra l'altro giuntami mesi dopo, più di trent'anni dopo l'ultima volta che ci incrociammo, lui ancora longilineo, da Villa... come avessi perso qualcuno di prossimo, di luminoso, di connettivo, non una meteora, e vedo che eravamo in molti a condividere quest'impressione di lui... era così anche da giovane: presente, in bell'equilibrio tra cuore e mente. 



Mi è giunta, assai gradita, questa testimonianza di Bruno Nicolini sull'amico comune Leonardo Falabella detto Leo (foto). Ad oltre due anni dalla sua morte non ci siamo certo dimenticati di lui.


venerdì 21 febbraio 2025

Pino, non ti dimenticheremo



 

Com'era prevedibile, i funerali di Giuseppe Pino Terziroli, stamani nella chiesa di San Carlo in viale Borri, celebrati da don Marco Casale, hanno registrato il tutto esaurito, un tutto pieno di preghiere e di amicizia, tributo ad un uomo che molto ha amato.

Voglio ricordare Pino con queste due foto, che risalgono a 15 anni fa, la presentazione del suo libro sulla chiesa di Santo Stefano a Bizzozero, naturalmente in Santo Stefano. Quanti amici vedo nella foto di gruppo: partendo da destra mio cugino Dario Ravasi, Pino Terziroli, Silvano Colombo, Renzo Talamona, Gregorio Navarro, mio fratello Guido, e poi Elisa (nipote dell'architetto Bruno Ravasi), Guglielmo Piatti, Fulvio Monti.

Non ti dimenticheremo, caro Pino. 

Libertà?


 

Libertà? Ma quando mai! Siamo incatenati in un corpo che ci comanda, un niente e siamo prigionieri, dipendenti, schiavi. E se il nostro corpo ci lascia per un attimo in pace ci sono i corpi degli altri, gli altri, in primis coloro che amiamo e coi quali siamo legati in corde di dipendenza. Innumerevoli, poi, gli altri attentati alla nostra libertà, 'ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta'. 

Godiamoci allora quella parvenza di libertà che ci è concessa.

disegno di Valentina Zanzi

giovedì 20 febbraio 2025

Corpi imperfetti


 

L'avevo promesso un anno fa: in primavera mi rivedrete. Un anno è volato ed eccomi qua. Il 27 marzo presenterò a Varese il mio nuovo romanzo, 'Corpi imperfetti'. 

Chicca, Max e gli altri



 


Parata di campioni sportivi ieri sera in Salone Estense, nell'ambito del progetto 'GameOn - sport e giovani, crescere insieme': un talk-show per parlare del valore educativo dello sport. E' stato per me un piacere ritrovare la mia ex alunna Laura Chicca Macchi, il playmaker del basket varesino Max Ferraiuolo, la mia collega Juana Mapelli, il giornalista Sky Francesco Pierantozzi, ma sul palco hanno portato la loro testimonianza anche il canottiere Pierpaolo Frattini e la leggenda del rugby, l'italo-argentino Diego Dominguez. Presenti il sindaco di Varese Davide Galimberti, gli assessori Roberto Molinari e Stefano Malerba. Ha presentato gli ospiti il giornalista Michele Marocco.


                             foto da VareseNews 

Auguri, Silvano


 

Felice compleanno al mio amico e collega Silvano Danzi. Eccoci insieme una decina di anni fa, nella sua Arcisate, durante il Memorial Andolfatto, staffetta scolastica 12x1000, da lui ideata.

mercoledì 19 febbraio 2025

Ciao, Pino


 


Apprendo ora da fb che è morto Giuseppe Terziroli detto Pino. Aveva 77 anni. Sapevo della sua malattia, del suo coraggio nell’affrontarla, della sua sofferenza e della sua grande dignità. Un lottatore. ‘Cairolino’ come me, una laurea in Scienze Politiche, i miei primi ricordi di lui risalgono alla fine degli anni Sessanta, quando lo vidi giocare a basket (lui e il fratello) durante i tornei estivi serali che si svolgevano nel mio oratorio, quello di Biumo Inferiore. Tornarono il suo nome e la sua immagine qualche anno dopo, perché fu tra i promotori (lui, di Bizzozero) del restauro della chiesetta romanica di Santo Stefano, lui insieme a mio zio (l’architetto Bruno Ravasi), a mio fratello Guido, a Silvano Colombo, al parroco don Luigi Antonetti e ad altri. Su quel restauro davvero ben fatto scrisse un libro, ‘L’itinerario della fede – Sacralità e arte in Santo Stefano’, che conservo con cura. Visse anche un’intensa esperienza politica all’interno della Democrazia Cristiana, anche come assessore, sindaco Giuseppe Gibilisco. Ci siamo ritrovati, e questa volta con un dialogo personale e non a distanza, parecchi anni dopo, quando sua figlia Lucia divenne mia alunna alla Vidoletti. Conobbi poi anche un’altra figlia, Linda, ottima docente e scrittrice, grande conoscitrice di Guido Morselli. Da allora ci si vedeva spesso agli incontri culturali, divenne fra i più attivi utilizzatori delle nuove tecnologie, in particolare facebook. Eccolo allora maneggiare con destrezza lo smartphone, condividere foto e opinioni, cronache di eventi e giudizi sulla vita della sua amata Varese, che sempre ha interpretato con spirito di servizio, nel rispetto delle idee altrui ma con principi e pareri personali. Infine l’esperienza della malattia, che non ha tenuto per sé; ci ha fatto partecipi delle sue emozioni. Appassionato d’arte, è stato socio fondatore nel 1976 degli ‘Amici dei Musei di Varese’, ricoprendo a lungo la carica di presidente.   



In questa foto di Mario Bianchi, anni Settanta, Pino Terziroli è il numero 14, alla sua sinistra il fratello Gianni, numero 9.

I funerali di Giuseppe Terziroli verranno celebrati venerdì 21 febbraio, ore 10.30, chiesa parrocchiale di San Carlo in viale Borri a Varese, preceduti dal Santo Rosario. 
La salma di Pino Terziroli si trova presso la sala del Commiato di via Mulini Grassi a S.Ambrogio Olona.  

martedì 18 febbraio 2025

Il gol di Pietro


Nei suoi panni di ex alunno Vidoletti, non poteva certo sfuggire alla mia analisi Pietro Marangon, classe 2006, trequartista del Città di Varese calcio, che in questa stagione 2024-2025 ha trovato posto in prima squadra ed ha segnato anche il suo primo gol in serie D (foto da facebook).

Il Città di Varese sta lottando per vincere il campionato e quindi salire in serie C, ma purtroppo il Brà sta scappando e domenica scorsa la brutta sconfitta a Saluzzo rende le prospettive assai incerte. Ma noi tifiamo per Pietro: avanti così!
 

Coraggio, Arnaldo


 

Coraggio, Arnaldo..coraggio.

Sotto il peso della neve


 

"....Ho imparato come stare al mondo, dagli ulivi nella rete, che si inchinano soltanto sotto il peso della neve..."

Lucio Corsi

Matteo in nazionale


 

Matteo Librizzi, capitano della OJM pallacanestro Varese, ex alunno Vidoletti, è stato chiamato da Gianmarco Pozzecco (coach della nazionale azzurra), convocato fra i papabili per le due partite che attendono l'Italia della palla a spicchi.

Auguriamo a Matteo di superare l'esame di 'prof Gianmarco', mai dimenticata mosca atomica.

lunedì 17 febbraio 2025

Solo una foglia


 

E' solo una foglia sulla terra del parco di Villa Mirabello, indorata dal sole al tramonto.

Molti nemmeno la vedrebbero, o comunque giudicherebbero sprecata una foto. Io sono di diverso avviso. Probabilmente avrei scattato una foto anche quando ogni scatto aveva un costo.  

domenica 16 febbraio 2025

Mario: alpino, scrittore e quel mal di gambe


 



Giuseppe Mendicino, biografo e fra i massimi esperti di Mario Rigoni Stern, sabato scorso era a Varese, ospite del Caffè degli Alpini. La sala era troppo angusta per contenere i molti presenti, estimatori dello scrittore dell'altopiano di Asiago, alpino, autore del romanzo 'Il sergente nella neve'. Molte le immagini proiettate, l'ultima è quella qui riportata, anno 2006, Mario saluta i telespettatori di un noto programma televisivo: nel 2008 morirà.
Molto di quanto ha detto Mendicino già lo sapevo, essendo un estimatore di Mario Rigoni Stern. Non sapevo però che tutti i suoi libri, le sue carte eccetera (31 scatoloni) sono custoditi oggi, grazie proprio all'interessamento di Mendicino, presso la Biblioteca civica di Vicenza.
Incontrai una solo volta Mario, giunto a Varese per ricevere il Premio Chiara alla carriera. Uomo di poche parole, rispose ad una mia domanda con sincerità: "Vorrei non avere questo mal di gambe!" Quelle gambe che lo riportarono a casa, che camminarono nel gelo della steppa russa durante la tragica ritirata nella Seconda Guerra Mondiale, quelle gambe dolenti e smagrite che lo ricondussero infine, ridotto a pelle ed ossa, ai mille metri del suo alpopiano.