lunedì 10 febbraio 2025

Canetti mi bacchetta


 

Sto leggendo 'La lingua salvata', primo volume della sovrabbondante autobiografia di Elias Canetti, Premio Nobel per la letteratura 1981.

Quando si leggono simili libri, scritti da autori universalmente riconosciuti come eccellenti, le reazioni sono varie e contrastanti. Da un lato Canetti mi bacchetta, spazzando via ogni mia illusione di essere un narratore quanto meno accettabile. Questo può essere positivo ma anche negativo. Può produrre un lavaggio nella vasca dell'umiltà, una pulizia nella scrittura, un passo in avanti. Ma può anche indurre alla 'depressione letteraria', con conseguente blocco della scrittura. Non a caso alcuni autori preferiscono non leggere, per evitare questa crisi. Non è certo questa la via giusta, ma la tentazione viene. 

Nel mio caso dipende dai giorni, a volte anche dalle ore. Saltello in su e in giù. Ma intanto continuo a leggere Canetti.

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