In fondo siamo anche un po' patetici quando cerchiamo di valorizzare al massimo ciò che facciamo (soprattutto in ambito artistico) sapendo benissimo che tutto è già stato scritto, cantato, dipinto, recitato, scolpito, suonato...e tutto è già stato realizzato molto molto bene da altri. Eppure...Mettiamoci nei panni di uno scultore che non ama l'astrattismo: guarda la Pietà di Michelangelo e depone mestamente e subito lo scalpello, come fosse incandescente. Eppure...Eppure ci proviamo, a volte siamo felici...a volte persino ci esaltiamo. Taluni, dimentichi che esiste l'oggettività, si crogiolano dentro il più inverosimile dei deliri di onnipotenza, immaginando talenti che non hanno, successi che non meritano...eppure ci credono e vanno avanti. Del resto non abbiamo alternative: o l'autostima o la depressione.
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