sabato 2 ottobre 2021

L'immenso archivio di Giorgio Lotti

                                                                                             ph valentina zanzi
 


Incontriamo il fotografo Giorgio Lotti al vernissage della mostra che ha portato ieri, venerdì primo ottobre 2021, il fotografo Maurizio Galimberti a Varese, alla Lavit&Friends artgallery. Sembra un ragazzino, a dispetto dei suoi 84 anni: scarpe da tennis, abiti giovanili, zainetto con gli attrezzi del mestiere e ancora tanta voglia di lavorare. “Bisogna tenere sveglia la mente” dice. Ma Lotti, milanese di nascita, varesino d’adozione, una carriera prestigiosa, nella squadra dei fotografi di Epoca dei tempi d’oro, autore di uno degli scatti più riprodotti al mondo (ritratto del primo ministro cinese Zhou Enlai, era il 1973) non è pienamente soddisfatto. Pensa al suo immenso archivio, migliaia e migliaia di foto in 50 anni di carriera. Teme (come ogni mortale) di essere dimenticato, ha l’impressione che il suo talento non venga adeguatamente riconosciuto da chi oggi organizza eventi. Il suo archivio è stato valutato un miliardo dagli Stati Uniti, che erano disposti a comprarlo. E così la Francia. Ma Lotti, dopo un consulto con i suoi amici fotografi (fra i quali Oliviero Toscani) rifiutò l’offerta: per avere foto, che so, di momenti storici come l’alluvione di Firenze del 1966 gli italiani avrebbero dovuto andare negli States a comprarle? L’amor di patria trattenne Lotti, che pagò 14.000 euro il suo commercialista per avere il resoconto delle spese sostenute in 50 anni di carriera. Ne uscì una cifra folle: oltre 4 miliardi. “E adesso sì, mi contattano per invitarmi ad allestire una mostra, ma devo procurarmi io lo sponsor…E’ mai possibile?” si domanda Lotti. “Per fortuna mi chiamano nelle università, posso portare la mia esperienza, mi sento utile.” E’ qui il problema: sentirsi utili anche a 84 anni, avere qualcosa da dare, soprattutto alle giovani generazioni. Poi arriva Galimberti, vede Lotti e dice: “Che onore Lotti, anche lei qui?” Foto di gruppo e via, a visitare la mostra. Altre foto che si aggiungono all’archivio sconfinato, ritratti a Andy Warhol, al Nobel Eugenio Montale… tante, tantissime buone foto di Lotti…a futura memoria.



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