mercoledì 1 dicembre 2021

Ul nostar bel dialètt



 Ringrazio il quotidiano 'La Prealpina' e il giornalista Riccardo Prando per questa intervista sul dialetto bosino.

Anni fa, forse in occasione di un mio buon piazzamento al concorso 'Poeta Bosino', l'amico poeta Romano Oldrini mi disse: "Carlo, bravo, però non dimenticarti l'italiano!" come a dire che potevo certo scrivere poesie in dialetto ma che la lingua più adatta a me era l'italiano. In effetti io scrivo in italiano, e solo qualche poesia in dialetto ogni tanto, due-tre all'anno, e le motivazioni le ho dette nell'intervista. Ogni tanto, nei miei romanzi, ci piazzo qualche dialogo in dialetto, come in 'Sassolungo'. Sono felice di conoscere un po' anche la lingua dei nostri padri. E' una ricchezza. E sono triste nel pensare che nemmeno le mie figlie hanno una seppur vaga idea di qualche parola in bosino. Sono meno ricche di me, ed è anche colpa mia.  

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