Il nuovo Eddy Merckx ha un nome e un cognome: Tadej Pogacar. E come allora tifavo Eddy, oggi tifo Tadej. Ma con una differenza sostanziale. Allora avrei voluto fare il ciclista professionista, e avrei senz'altro consigliato a figli, parenti, amici di intraprendere quello sport a livello agonistico, oggi non lo consiglierei mai. Anzi, ai miei nipoti lo proibirei (per quanto è nel mio potere di nonno). Il ciclismo agonistico è troppo faticoso e troppo rischioso.
Consiglierei invece la bici come diletto, come mezzo di allenamento soft. Ma non chilometri e chilometri su strade trafficate, fra auto, camion, smog e pericoli. La bici in salita, nella natura, salite con poche auto né pericoli, strade strette, nel silenzio, dove fanno rumore solo i nostri respiri e i nostri sorrisi di soddisfazione, soprattutto quando si arriva in cima.

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