Lo scrittore varesino Gianfranco Galante, penna assai produttiva, ha dato alle stampe (Scriptores edizioni) un nuovo libro, che è stato presentato oggi, sabato 14 giugno, presso la sala dell'oratorio di Sant'Ambrogio Olona. Con l'autore erano presenti Vincenzo Capodiferro, docente e scrittore, e il poeta Umberto Belardinelli.
Titolo: 'Mister Wakìky Momba'. Galante affronta, con questo saggio romanzato, con questa storia vera parzialmente modificata, ma non nella sostanza, lo spinoso argomento della migrazione delle genti dal sud del mondo verso il nord. Wakìky Momba (nome di fantasia) ha un fratello, probabilmente gemello ma non è certo che lo sia, di nome Mbele. I due vengono dal villaggio di Momba, in Tanzania, e agli inizi degli anni novanta, a vent'anni, decidono di avventurarsi verso una nuova vita. Avrà quindi inizio una incredibile avventura attraverso i molti stati africani che separano la Tanzania dalla Libia (vedi cartina), e quindi dal Mediterraneo e dall'Italia. Wakìky è il leader fra i due: alto, robusto, energico, deciso (da qui la scelta del titolo), sarà lui a dar forza al fratello durante i numerosi arresti, le torture, le vessazioni, tappe forzate di un esodo doloroso che infine li porterà in Libia, dopo anni di viaggio. Buttati su un barcone, raggiungono le coste italiane ma i due verranno separati e solo dopo un anno potranno ricongiungersi: Mbele riabbraccerà il fratello Wakìky a Milano, e da trent'anni ormai abitano a Busto Arsizio, hanno un lavoro, una famiglia, figli, una casa, la dignità che l'Africa aveva loro negato. In estrema sintesi questa è la storia, che i lettori troveranno leggendo Mister Wakìky Momba. Che - lo ripeto - non è un romanzo d'avventura, non è pura invenzione, ma una storia vera, arricchita da riflessioni su un tema caldo, che divide, complesso, attualissimo.
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