TENGO
A BADA LA MORTE
Tengo a bada la morte con le torte,
invasioni
di note alla mia corte,
la
santa distrazione scelgo in sorte,
m’invento
un dio che apra le sue porte.
Vale
ogni trucco per toglierla di dosso,
la
tengo quieta come un cane all’osso,
scelgo
la vita, corro a più non posso,
e
se diventa un buco, salto il fosso.
Si
sa come finisce la partita,
e
se ce la giocassimo infinita?
Non
c’è storia, non mi garba la sortita,
pretendo,
da vivente, la mia vita.
Tengo
a freno la morte con parole
che
non hanno il benché minimo valore,
molto
meglio abbracciare lo stupore
che
ti regala un bacio, un’alba, un fiore.
28
novembre 2018

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