Più
di un mio amico soffre di insonnia. So di che si tratta, perché anch’io ho
avuto di questi problemi, un po’ di anni fa, e ogni tanto (per fortuna
raramente) una notte in bianco ce la piazzo. In quel tempo di veglia notturna
ho elaborato una mia tecnica di riposo (niente di rivoluzionario) che condivido
volentieri,.
1) Niente
tele, libro da leggere, luce accesa….
2) Quando
si decide di dormire, luce spenta e ricerca del massimo relax. Corpo disteso,
cercare di allentare ogni tensione, ogni rigidità.
3) Più
si invoca il sonno, meno arriva. Se dite ‘Devo dormire’ partite già malissimo.
Il sonno arriva come un ladro, all’improvviso, quando meno ve l’aspettate, quando
non lo invocate, come una bella donna che si concede quando vuole lei, non a
richiesta.
4) Il
problema più grande di chi soffre d’insonnia è il pensiero: ‘Ora non mi riposo,
come farò ad affrontare la giornata domani?’ Questo pensiero insistente è una
condanna, così non ci si addormenta più.
5) Bisogna
essere convinti che, anche in caso di notte in bianco, il corpo certamente si
riposa, ma anche la mente. Certo, non con la completezza di un bel sonno
ristoratore, ma si riposa.
6) Nel
mio periodo di insonnia non ho mai fatto uso di medicinali per il sonno. So che
sono molto utilizzati. Consiglio di non prenderli, almeno in una prima fase.
7) A
cosa pensare? A tutto meno che al fatto che bisogna addormentarsi.
Possibilmente pensare a qualcosa di positivo, anche se la giornata (o il
periodo) che ci attende non sono il massimo della vita. Fare dei tentativi
anche di annullare ogni pensiero, anche se è impossibile.
8) Può
essere utile ripetere frasi (la classica conta delle pecore e altro animale!). Nel
mio caso ho trovato giovamento dalla ripetizione delle preghiere.
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