ph carlozanzi
Qualche notte fa, verso le ventitré, sono sceso in spiaggia, curioso perché la voce del mare era davvero potente. Dopo una serata di nuvole, il cielo era terso ma il mare era arrabbiato; sputava contro di me la sua voce minacciosa e un vento non freddo, che quasi mi buttava a terra. Davanti a me solo nero, qualche rara luce all'orizzonte. Il solo pensiero che qualcuno potesse navigare in quel momento, in quel mare, mi atterriva. Così ho preferito le stelle e la luna.
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