Pesaro stoppa la corsa di Varese
Ogni partita ha la sua storia, e anche chi viaggia verso il fondo della classifica può dire la sua in un campionato di basket assai equilibrato. Pesaro ha detto la sua, a Masnago, stasera: eccome. Noi non abbiamo urlato, abbiamo steccato un po', privi di Ferrero e soprattutto di Keene. Pubblico numeroso e festante, la curva di nuovo vibrante, striscioni, ottime premesse, subito in cenere con un avvio spaccagambe della Libertas: 9 a 0 per loro. Del resto il nostro coach non cambia il quintetto d'esordio e Librizzi si trova a curare Delfino, che avrà pure 40 anni ma è grande il doppio. Entra Reyes, Woldetensae (che per comodità chiameremo W) mette una tripla e per fortuna recuperiamo un po': 17-21 dopo il primo quarto. Ce la possiamo fare. Si riparte bene: tripla di Reyes, ritripla di W, poi però l'ex Tambone ci punisce e quando finalmente scalda la mano Vene ci avviciniamo sino al 30-34. Poi la magia di Beane (foto): parte a razzo, vola come un falco e si abbatte sulla preda-canestro con una schiacciata che manda in visibilio il Palazzetto. Un gesto atletico che merita non il biglietto ma l'abbonamento annuale: 32-34. Pare fatta, ci si augura il tracollo psicologico di Pesaro. Andiamo al riposo lungo 36-40. Giro di boa: Beane pare in serata di grazia, subito una tripla assai probante, ma la Victoria Libertas (un nome che è una premonizione) non sta a guardare, ribatte con il lungo Jones e con le due guardie Lamb e soprattutto un ispirato Sanford. Sul 44-49 un errore clamoroso dei fischietti, che non puniscono un evidente sfondamento di Pesaro, ma come si sa San Giuàn fa mia d'ingànn e Pesaro fa 0 su 2 dai liberi. Potrebbe essere un altro momento favorevole per noi, il pubblico spinge la squadra ma in verità si attizza Sanford e si ammoscia W, che fa tre errori di fila, e quando sbaglia anche Vene mentre segna Lamb marchiando un 11 a 0 per gli avversari, per Varese suona la marcia funebre: 52 a 65 alla fine del terzo quarto. I più pensano: è finita! Ma c'è ancora un quarto e si può recuperare. Però non si parte bene, perdiamo una palla per errore da 24" e un'altra per passi di Reyes, poi il nostro coach (che sa molte più cose di noi e avrà avuto le sue buone ragioni) tiene in campo Librizzi e lascia in panca Beane, Librizzi che deve curare Sanford, miglior realizzatore con 26 punti. Con tutto ciò a meno 4' dalla fine, canestro di Librizzi, siamo 69 a 76, teoricamente ancora in partita. Ma Beane non si alza dalla panca, Jones ci schiaccia in faccia, loro segnano e noi no e così finisce 76 a 87. Loro tirano con il 60%, noi con il 38%: tutto qui. Nessun dramma, i play-off si allontanano ma forse pensare ai play-off era un azzardo. Teniamo i piedi a terra. Abbiamo perso con Pesaro, magari si vince con Milano: chi può dirlo? Una cosa la diciamo con certezza: Forza Varese!
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