domenica 28 giugno 2015

Laudato si' - 1


                                                                                          ph carlozanzi


Il mio amico Valerio Crugnola, noto prof varesino, mi ha fatto avere una sua sintesi dell'enciclica di Papa Francesco 'Laudato si'-Enciclica sulla cura della casa comune'. Ho pensato di pubblicarla a puntate sul mio blog. Ecco la prima: 

Francesco d’Assisi. Cantico delle creature

Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo è ne dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore,
cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ello è bellu e radiante cum grande splendore:
da te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l’ai formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale me sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore,
per quelli che perdonano per lo tuo amore, et sostengono infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ‘l sosterranno in pace, ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’, mi’ Signore per sora nostra morte corporale,
dalla quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli che morranno ne li peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati,
ka la morte secundano ’l farrà male.
Laudate et benedicete mi’ Signore et ringratiate et serviateli cum grande humilitate.



Papa Francesco, antologia mirata di brani da Laudato si’

Parte prima. LE RAGIONI DELL’ENCICLICA
A) NECESSITÀ DEL DIALOGO
[62] Questo documento è rivolto a tutte le persone di buona volontà, [64] si apre a un dialogo con tutti per cercare insieme cammini di liberazione. [163] Proviamo a delineare dei grandi percorsi di dialogo che ci aiutino ad uscire dalla spirale di autodistruzione in cui stiamo affondando. [188] La Chiesa non pretende di definire le questioni scientifiche, né di sostituirsi alla politica; invito ad un dibattito onesto e trasparente, perché le necessità particolari o le ideologie non ledano il bene comune. [199] Il fatto che <qui alcuni princìpi etici> appaiano con un linguaggio religioso non toglie loro alcun valore nel dibattito pubblico. I princìpi etici che la ragione è capace di percepire possono riapparire sempre sotto diverse vesti e venire espressi con linguaggi differenti, anche religiosi.
[200] Qualunque soluzione tecnica che le scienze pretendano di apportare sarà impotente a risolvere i gravi problemi del mondo se l’umanità perde la sua rotta, se si dimenticano le grandi motivazioni che rendono possibile il vivere insieme, il sacrificio, la bontà. In ogni caso bisogna fare appello ai credenti affinché siano coerenti con la propria fede e non la contraddicano con le loro azioni, bisognerà insistere perché si aprano nuovamente alla grazia di Dio e attingano in profondità dalle proprie convinzioni sull’amore, la giustizia e la pace.

[201] La maggior parte degli abitanti del pianeta si dichiarano credenti, e questo dovrebbe spingere le religioni ad entrare in un dialogo tra loro orientato alla cura della natura, alla difesa dei poveri, alla costruzione di una rete di rispetto e di fraternità. È indispensabile anche un dialogo tra le stesse scienze, dato che ognuna è solita chiudersi nei limiti del proprio linguaggio, e la specializzazione tende a diventare isolamento e assolutizzazione del proprio sapere. Ugualmente si rende necessario un dialogo aperto tra i diversi movimenti ecologisti, fra i quali non mancano le lotte ideologiche. La gravità della crisi ecologica esige da noi tutti di pensare al bene comune e di andare avanti sulla via del dialogo che richiede pazienza, ascesi e generosità, ricordando sempre che la realtà è superiore all’idea.

(1-continua)

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