lunedì 26 febbraio 2018

Per pietà

                                                                                   ph da google immagini


PER PIETA'
di carlozanzi

Sono vivo e taglio questa zucca,
Bon Iver l'affetta insieme a me.
Stringo l’attimo coi pugni ben serrati,
fino a farmi sanguinare dieci dita.

Nella sera si spegna ogni mia lagna,
l’attimo d’oro riluce qui in cucina,
il mio respiro è tutta la mia gioia,
già il vedere va oltre ogni misura.

Trombe, organo, voce e clarinetto,
la pretesa è indigesta al minestrone,
il senso sta nel taglio della lama,
nella fiamma, nel cibo, nelle note.

A Sinead non basta la sua voce,
triste ragazza, non smetti di incantarmi,
amica mia, il tuo canto benedetto
entra nel cuore, a metà fra cielo e zucca.

Non domani ma oggi, ora, l’istante,
il domani è solo un oggi che ho sperato,
mentre l’oggi è un domani già incartato,
so che Mark la pensa come me.
Ora è lui la magia del mio momento,
scivola in groppa al cavallo di un sorriso.

Certo la Siria, le bombe, il grande orrore,
il dolore, come no…certo, si muore.
Ma vi prego, amici dell’impegno,
voi che le zucche le donate agli altri,
lasciatemi un minuto di respiro;
se il minuto a seguire non verrà
che questo mi soddisfi… per pietà.

26.02.2018




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