Festa grande (per fortuna non rovinata dalla pioggia, per via del rinfresco finale) ieri sera a Villa Mirabello, per l'apertura della mostra 'Renato Guttuso a Varese', che i varesini potranno visitare sino al 6 gennaio del 2020. Autorità, giornalisti, invitati a vario titolo hanno onorato il vernissage, taglio del nastro per un evento considerato dal sindaco Davide Galimberti "una grande mostra per la nostra città". Il primo cittadino ha elogiato anzitutto l'assessore alla cultura Roberto Cecchi, capace di avanzare proposte culturali di spessore, Nature Urbane e ora questa grande mostra: poi ci sarà una terza novità, ma il sindaco non è andato oltre. Serena Contini, curatrice della mostra, ha illustrato i particolari, 21 opere, per lo più di grandi dimensioni, destinate non certo ai salotti di casa ma ad un museo, date in comodato d'uso al nostro comune dalla Fondazione Pellin. Presente Carlo Arturo Quintavalle e la moglie di Francesco Pellin, morto dieci anni fa, il massimo collezionista privato di Guttuso, l'imprenditore di Busto che si innamorò delle opere dell'artista di Bagheria e collezionò solo ed esclusivamente suoi quadri. Così Renato Guttuso scrisse al Pellin, in una lettera del 1981: '...nella tua collezione è esemplato un arco del mio lavoro. Quanto io ti sia grato di questa accurata ricerca e attenzione sul mio lavoro è inutile dire....'
Il pubblico potrà visitare la mostra a Villa Mirabello dal 19 maggio al 6 gennaio 2020. Orari: da martedì a domenica, 10-18 con orario continuato. Ingresso: 5 euro (gratuito under 18).
A ingresso gratuito docenti e alunni, con visite guidate su prenotazione (328.7377206 varesemusei@archeologistics.it)
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