Domenica
5 maggio 2019 Varese era spazzolata da un vento potente, ma il meteo avverso
non ha fermato la Famiglia Bosina, gli staffettisti con la fiaccola e tutti gli
eventi legati a San Vittore e alla consegna della Girometta d’Oro. Partenza all’alba
per la staffetta, dalla Madonna del Monte, oltre 40 km, passaggio dai rioni
cittadini e arrivo in Salone Estense verso le 10.30. Ma prima, alle 10, il
salone nobile di Palazzo Estense era già affollato di autorità e varesini.
Inizio in canto con il Gruppo Folk Bosino, quindi il regiù Luca Broggini ha
dato inizio alle premiazioni. Ha preso la parola Angelo Monti per i Monelli
della Motta, che ha introdotto i Maestri del lavoro, premiati per la loro
attività: Pierclaudio Iaia, Anna Roni e Alessandra Furigo. Premio speciale
della Famiglia a Ettore Pagani, con la seguente motivazione: ‘Legato alla città e alle sue tradizioni, ha
saputo coniugare con grande professionalità l’attività legale con quella
giornalistica, segnalandosi sempre per indipendenza di giudizio, passione, competenza.
Tra i suoi molteplici impegni, tra tribunale e templi dello sport varesino, ha
anche trovato il tempo di sostenere l’attività della nostra Associazione,
curando per alcuni anni il Calandàri, ricevuto in eredità da Clemente Maggiora.’
E
proprio mentre si svolgeva la premiazione dell’avvocato Pagani, ecco entrare in
salone i runner della staffetta, capitanati dal consigliere Micalizzi.
Sono
state premiate due attività commerciali centenarie. Premio a Lonati Bagni con
la seguente motivazione: ‘Aperta nel 1919
nel cuore di Varese, Lonati Bagni ha attraversato un secolo di storia senza mai
perdere di vista il rapporto con la sua clientela, aggiornando anno per anno la
propria offerta e le competenze tecniche necessarie per restare al passo con i
tempi. Il bagaglio di esperienze e competenza ha consentito di tenere a
distanza le tempeste che hanno squassato il mondo del commercio non solo varesino
negli ultimi anni e festeggiare il primo secolo di vita.’
La
seconda attività commerciale è l’Oreficeria Ossola, premiata con la seguente
motivazione: ‘Rilevata nel 1919 l’oreficeria
Santini nella zona della Motta, Gino Ossola ben presto si trasferisce nell’allora
via Roma dove ancora oggi affacciano le vetrine del negozio. Da allora il
marchio Ossola per i varesini è sinonimo di competenza, raffinatezza,
innovazione. Ma anche di sport ai massimi livelli grazie ai tre figli di Gino:
Franco, Aldo e Luigi, che hanno tenuto alto il nome di Varese sui campi di
calcio e di basket di tutto il mondo.’
Renzo
Oldani, presidente della Società Ciclistica Binda, ha ricordato che in questo
2019 si festeggiano i 90 anni della Società, mentre grande festa nel 2020 per i
100 anni della corsa Tre Valli Varesini. Quindi si è passati al momento più
importante, la consegna della Girometta d’Oro 2019, che è andata a Giovanni
Verga, con la seguente motivazione: ‘Incarna
la capacità di trasformare il dolore in impegno civile. Quando la leucemia gli
strappato, a soli quattro anni, la figlia Maria Letizia, asciugate le lacrime
si è adoperato ad aiutare medici e ricercatori nella lotta contro questa
malattia. Il Comitato Maria Letizia Verga, da lui fondato, compie 40 anni e si
è connotato come una vera e propria alleanza terapeutica tra operatori
sanitari, genitori, malati e società civile per curare i bambini colpiti dalla
leucemia e per aiutare i genitori ad affrontare le difficoltà pratiche e psicologiche
che ne derivano. I risultati si toccano con mano: in 40 anni 2000 bambini
guariti, 650 famiglie di piccoli malati accolte nel residence costruito dal
Comitato, 80 milioni raccolti e investiti in ricerca, cura e assistenza. Quando
nel 2010 una lunga malattia si è portata via la moglie Marilisa, Giovanni Verga
ha fondato Sulle Ali, un’associazione a sostegno dell’Hospice dell’Ospedale di
Circolo, dove i volontari si mettono a disposizione di coloro che accompagnano
i pazienti terminali e i loro parenti verso il momento del distacco. E’ per
questo che Giovanni Verga rappresenta alla perfezione i caratteri della
bosinità: grande cuore, grande impegno, grande concretezza.’
Terminate
le premiazioni è partito il corteo, che dal Palazzo si è diretto verso la
basilica di San Vittore: stendardo della Famiglia Bosina, Gruppo Folk,
rappresentanti dei rioni e, su un’auto storica, il neopremiato Giovanni Verga,
il sindaco, il prefetto e il regiù.
La
fiaccola è passata dalle mani del sindaco Galimberti a quelle del prevosto
Panighetti, che ha acceso il globo, simbolo del martirio. Durante la Messa
solenne è stata premiata, come mamma dell’anno, la signora Carla Muccilli
Aliverti, fondatrice di una Casa Famiglia a Mornago.
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