OCCHI
di carlozanzi
Ho
una spina finita dentro al cuore
e
nel mio cielo una nuvola sosta,
il
vento è calato, non la sposta,
predestinato
a giocare col dolore.
Ho
una smorfia che piega il sorriso,
un
rumore di fondo che disturba,
un
presagio costante che mi turba,
cicatrici
nell’anima e sul viso.
Ho
nella gola un rospo d’impotenza,
lacrime
secche e dure, senza pianto,
non
ho consolazioni, nessun canto,
prurito
lacerante di un’assenza,
più
assenze, patite e che verranno,
fiato
corto di una meta vicina,
tutta
una vita dietro e una bambina
che
coi suoi occhi mi ripara il danno.
15
giugno 2015
Nessun commento:
Posta un commento