ph da Google immagini
Ho scoperto perché si scrivono romanzi. Faccio un esempio, tanto per intenderci. Vi sono verità (o pareri magari condivisibili da alcuni) che definiamo scomode, tipo: la funzione defecatoria ha gradi di piacere in qualche misura rapportabili all'amplesso amoroso. Scrivere ciò in un saggio, seppure non molto pretenzioso (titolo, ad esempio 'Una vita di piacere') è difficoltoso, imbarazzante. Già l'ermetismo poetico permette vie di fuga, ma volete mettere un romanzo! Mettere sulla bocca del solito personaggio cafone, così lontano da ciò che la gente pensa dell'autore, una frase che esprima il concetto (e, se proprio è burino, un bel -Cagare è quasi meglio che scopare!) non fa male a nessuno. E il sorrisetto del lettore la dice lunga sulla verità romanzata!
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