sabato 18 novembre 2017

Nives, Romano e gli Ottomila

                                                                                               ph carlozanzi


Regalo di Varesenews, ieri sera alle Ville Ponti, cioè l'incontro con Nives Meroi e Romano Benet, intervistati dal direttore Marco Giovannelli. Bergamasca di 56 anni lei, friulano di 55 anni lui, fisico esile in apparenza, rughe per l'età, il sole e la fatica d'alta montagna, la coppia è la sola al mondo ad aver scalato tutti i 14 Ottomila della terra, impresa compiuta proprio la scorsa primavera, con l'ascesa dell'Annapurna. Vent'anni insieme sulle cime, la passione sfrenata per il cammino, la neve, la vetta. Nives, nel 2011, era vicina a diventare la prima donna al mondo ad aver scalato tutti gli Ottomila del globo, ma problemi meteo e soprattutto problemi di salute di Romano hanno consigliato alla coppia di tornare a valle. "Bisogna saper tornare indietro" ha detto Nives, davanti al pubblico incantato, che ha riempito la grande sala napoleonica alle Ville Ponti. La malattia, già, il 15° Ottomila, il più duro, una forma tumorale per Romano, trapianto di midollo, mesi e mesi di isolamento in ospedale, una doppia protesi all'anca, la lenta ripresa, quando nessun medico lo avrebbe previsto: di nuovo sui 4000 del Gran Paradiso, e poi su e su ancora, sino al ritorno agli Ottomila e alle ultime tre cime. "L'alpinismo mi ha insegnato a sopportare la malattia" ha detto Romano. "In ospedale mi sono sentito come in tenda, quando si è lì ad aspettare che torni il sereno, e ci vuole pazienza, non sai se arriverà e non sai se potrai salire, ma ci speri."
Una testimonianza intensa, che ha ridicolizzato tutte le nostre paure e le nostre mediocrità. 
Per Nives e Romano non è finita: altri progetti, altre sfide. Sempre senza ossigeno, sempre con l'aiuto degli sherpa solo sino al Campo Base, seguendo una filosofia alpinistica all'antica, poca tecnologia e molto fiuto, rispetto per la montagna, senso del limite.  

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