ph carlozanzi
Ieri sera, in sala Ambrosoli a Villa Recalcati, si è parlato del recente libro di Riccardo Prando 'Contro la scuola'. Presenti per il Premio Chiara (organizzatore dell'evento) Bambi Lazzati e Romano Oldrini. Insieme all'autore, il poeta Davide Rondoni e la preside Margherita Giromini. Tema scottante (la scuola, la sua crisi, le prospettive future), vasto, difficilmente esauribile in una serata. Riccardo Prando (docente, giornalista, narratore) con questo libro-denuncia si è messo in gioco: dopo oltre trent'anni di insegnamento ha ammesso la sua stanchezza, data da una scuola che non riconosce più, preda di burocrati che minano la libertà di insegnamento, soffocata da inutile scartoffie che nessuno legge e che tolgono solo tempo all'insegnamento. "Leggere, scrivere, far di conto" ha detto il prof di lettere della Vidoletti. "I nostri ragazzi non lo sanno più fare." Il poeta Rondoni, prefatore del libro, ha parlato di un metodo che va cambiato: la scuola del paradigma 'cultura come proposta enciclopedica del sapere' non regge più, e così il metodo vecchio, ne occorre una nuovo, arduo da trovare, ma qui si gioca il futuro della scuola. Margherita Giromini, moderatrice della serata, ritrovandosi solo in parte nel libro di Prando, gli ha affidato un compito: nei sei anni che ancora gli restano, prima della pensione, dovrà impegnarsi a scrivere non solo un libro di denuncia, ma anche pagine propositive, da lasciare in eredità a chi lo seguirà in questo lavoro entusiasmante.
Cronaca perfetta!
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