Pensando agli azzurri del pallone ho risentito il motto: 'umili nella vittoria, forti nella sconfitta'. Forti nella sconfitta, già...ma non ho pensato ai calciatori, bensì alla sconfitta data dalla malattia, e alla forza che spesso accompagna chi è segnato dal dolore. Anche perché proprio recentemente ho raccolto la testimonianza di un mio amico, qualche anno più di me, afflitto da un male che lo mina nel cammino, nella parola. "Carlo, reagisco...a sì, non mi fermo." E mi ha raccontato che due-tre volte la settimana va sulla ciclabile del lago di Varese e corre (per quel che può), ha difficoltà di equilibrio, ogni tanto cade ma si rialza....Le sue parole mi hanno commosso. In genere l'uomo (non dico l'italiano, tutti gli uomini) capisce che ha una sola via per continuare: resistere. E lotta. Avrei molti esempi da portare. Che mi aiutano. Una vittoria dell'Italia sulla Svezia non mi avrebbe aiutato affatto!
Bravo Carlo. Proprio così.
RispondiEliminaTu che ne hai la possibilità,
commentalo anche ai giovani ai quali insegni.
Mi piace proprio quel 'resistere al male, al dolore, per sè e per gli altri'. Esempi già ne abbiamo tutti i giorni quando poi capita in famiglia o a noi personalmente ... ecco lì si vede il 'coraggio' ... e bisogna averne tanto !!!
RispondiEliminaCARISSIMO CARLO, MI AUGURO VIVAMENTE CHE, ALTRI DOCENTI, INSEGNANTI, PREDANO COME ESEMPIO, QUESTE ESPERIENZE DI VITA..! PORTANDO NELLE SCUOLE LA CULUTRA DEI "V.V.d.V"..(VERI VALORI della VITA..!)
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