ph da facebook
Ieri tessevo le lodi del Primo Trofeo della Balena, gara podistica che si è corsa a Brinzio. Una meraviglia. Uno spettacolo. Ma la realtà è complessa e vi sono anche le esagerazioni, in ogni campo, e ieri mi sono 'divertito' ad osservare gli eccessi di queste competizioni rionali, di queste 'garette' che coinvolgono centinaia di appassionati. Molti le vivono nel modo a mio giudizio corretto, cioè per quello che sono: non una Olimpiade, non un campionato mondiale, non un evento per il quale bisogna arrivare stremati, e a rischio salute. Ma vi sono sempre le eccezioni, amici podisti al limite dell'anoressia, con una concentrazione e una aspettativa degna di miglior causa. Vi sono concorrenti che davvero ci mettono l'anima ma a rischio della salute. Gente sovrappeso con respiri affannati e affannosi, con visi rubizzi e sudorazione a litri, che cercano di recuperare in discesa, a ritmo folle, ciò che perdono in salita. Ma ciò che più mi ha impressionato è stato vedere un bimbo che avrà avuto 4 anni, vestito identico al padre, con tanto di bandana, che correva fra gli applausi nella categoria minipodisti.
Oddio, ognuno è libero di fare ciò che vuole, di tirar grandi i figli come crede, di rischiare l'infarto per arrivare 123esimo anziché 130esimo, ma le esagerazioni restano esagerazioni.
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