domenica 30 aprile 2023
La A ci sta...Eccome!
I mughetti del Mario
I mughetti non si raccolgono, si sfilano dalla terra. Si prendono alla radice dello stelo e con movimento accorto - badando di non sradicare la pianta - scivolano fuori.
I profumo del mughetto è certamente fra i miei preferiti.
sabato 29 aprile 2023
Quando finisco un romanzo
mercoledì 26 aprile 2023
Sconto insufficiente
Avevo previsto che dei 16 punti di squalifica avrebbero fatto cifra tonda, riducendoli a 10, e invece sono stati 'cattivelli', 1 in più: 11. Il che significa che comunque dobbiamo vincere una delle due partite rimaste, per avere la matematica certezza di rimanere una Pallacanestro da serie A. Ed è altresì ipotizzabile che la partita da vincere CERTISSIMAMENTE sarà quella di domenica prossima contro Scafati al Palazzetto, perché l'ultima sarà a Bologna! Sarà una partita da infarto, anche perché Scafati non scherza e poi ogni partita ha la sua storia. Non mi resta che urlare: Forza Varese!
lunedì 24 aprile 2023
La vita nascosta
Ieri sera su TV2000 ho visto finalmente un bel film, 'La vita nascosta', scritto e diretto nel 2019 da Terrence Malick, il regista ad esempio dell'Albero della vita, vincitore a Cannes, un regista che in 50 anni di carriera ha realizzato non più di 10 film, che ha diviso la critica, che è noto per la sua ermeticità, per la cura maniacale che riserva al suo lavoro. Riservatissimo sulla sua vita privata, Malick in questo film è (per fortuna) tornato alle origini, scrivendo la sceneggiatura (molti suoi film non ne hanno) e riproponendo la vita del contadino austriaco Franz Jagerstatter, martirizzato dai nazisti nel 1943 perché obiettore di coscienza, beatificato dalla Chiesa nel 2007. Non potevo non amare un film ambientato in montagna, fra Bressanone, Brunico e Sappada, un film che tratta di Dio, della coscienza con le sue esigenze, un film di dubbi e di verità, di bassezze e di elevazioni verso le vette dello spirito. Ottimi i due attori protagonisti, la coppia Franz (August Diehl) e Franziska (Valerie Pachner). Ottima la colonna sonora. Una storia d'amore intensa. Non mancano ancora momenti non sempre comprensibili, dialoghi non semplici ma rispetto all'Albero della vita il film si segue con facilità e commuove.
domenica 23 aprile 2023
Rondini piemontesi
Ringrazio il mio amico Gianni che, a conoscenza della mia attenzione verso le rondini, mi ha inviato queste rondini piemontesi. A Varese le ho già avvistate una sera poi, come sempre capita, sono sparite e torneranno in gruppo a breve, quando il clima sarà più mite.
Ecco
Ecco, sta per iniziare al 'Franco Ossola' una partita più che decisiva per la permanenza del Città di Varese calcio in serie D. Purtroppo sono lontano da Varese, altrimenti sarei lì allo stadio. Ma lo sono con il pensiero e con il mio applauso, vicino ai miei amici giocatori Gianluca Piccoli e Filippo Boni, nonché a tutti gli altri giocatori e al mister. Forza Varese!!!!!
venerdì 21 aprile 2023
Il caso di Alex
mercoledì 19 aprile 2023
J & B, la coppia perfetta
Quelle magliette Vidoletti
lunedì 17 aprile 2023
Scarpe rosa, occhi neri
Aveva ieri, a Trieste, le sue magiche scarpe rose il nostro Brown, mattatore della serata che ha visto la OJM vincere ancora contro i friulani? Non lo so e poco importa. Abbiamo vinto 83 a 80. Ma la realtà è fatta anche di occhi neri, quelli che ci ha fatto il tribunale federale, con i 16 punti di squalifica, e siamo quindi ultimissimi. Oggi hanno reso pubbliche le motivazioni della batosta. Non me ne intendo, non sono un avvocato, spero solo che i tre avvocati che si dovranno dar da fare per difendere l'onore di Varese trovino il bandolo della matassa. Non sono Nostradamus ma ho ragione di credere che al massimo si passerà da 16 a 10-8 punti di penalizzazione, il che vuol dire che ci potremmo anche salvare. Da una lettura veloce e profana delle carte, ho paura che Varese farà fatica a dimostrare la sua totale innocenza. In ogni caso: Forza Varese!!!!!
Viola e pennello
Interessante serata culturale sabato 15 aprile in galleria Ghiggini a Varese. A completamento della mostra di Riccardo Garolla, il violinista Simone Libralon ha proposto musiche di Benjamin Britten, eseguite con la viola. Il giornalista Mario Chiodetti ha animato la serata con il suo intervento.
domenica 16 aprile 2023
Il battesimo di Nora
Oggi, domenica 16 aprile, nella Basilica di San Vittore a Varese, Nora, secondogenita di mia nipote Silvia e di Andrea, ha ricevuto il sacramento del Battesimo.
Quando assisto ad un Battesimo ripenso anche al mio, 1 luglio 1956, a pochi metri dalla fonte battesimale di Nora, e cioè nel vicino battistero varesino di San Giovanni.
Alfredo e tutti gli altri
Partivo in fondo a corso Matteotti, nel gruppo della family run. Primi minuti di cammino, imbottigliato dalla ressa dei molti partecipanti. Poi ho preso il mio ritmo, cioè tranquillo. Ecco ad un certo punto lui, uno dei miei miti sportivi, Alfredo Bianchetti, 87 anni e ancora lì a correre. L'ho raggiunto, pacca sulla spalla, ho detto: "Ecco il grande Alfredo! Sono 87, giusto?" E lui ha orgogliosamente confermato. E allora avanti, in centro città. Pur andando ad andatura di crociera, 10 km all'ora, riuscivo a superare molti amici runners. Due belle ragazze dalla bionda capigliatura mi hanno superato ma andavano troppo veloci, spinte dall'adrenalina della giovinezza, e ho lasciato perdere. Salita per via Silvestro Sanvito sino a Masnago, discesa per via Crispi, ritorno in centro. Quasi all'arrivo raggiungo un tipo che giudico più o meno dei miei anni. Gli chiedo l'età. Ne ha due meno di me. E come spesso capita ecco la giustificazione: "Sì, ma esco ora da una brutta polmonite. Sono in lenta ripresa." L'ho lasciato alla sua ripresa e sono entrato niente affatto trionfalmente ma con giusta distribuzione dello sforzo in corso Matteotti e quindi sotto l'arco dell'arrivo.
Che dire? Mi sono divertito, e questo conta.
Al passo con l'ecologia
Stamani, domenica 16 aprile, mi sono divertito assai partecipando alla EcoRun 2023, che ha visto in corsa centinaia di varesini. Ho scelto la 10 km non competitiva ma vi era anche una mezza maratona, una 10 km competitiva e una 5 chilometri soft. Da tempo non attaccavo un pettorale sulla maglietta. Ottima organizzazione, l'inevitabile 'rabbia' degli automobilisti incolonnati in alcuni snodi viabilistici, premi, musica e un meteo perfetto.
Grazie a quanti si sono dati da fare per questo evento.
sabato 15 aprile 2023
Scrivere
ph carlo meazza
Tutto passa così in fretta. Il presente, il futuro schiacciano sotto i piedi il passato. Tutto si dimentica, poi ci si ritrova vecchi.
Per questo bisogna scrivere. Per ridurre quel senso di malinconico smarrimento e di irrecuperabile rimpianto che ci sorprende, davanti ad uno dei molti specchi della nostra vita.
zanzi zanzara
Ho svitato dalla porta della mia vecchia casa, dove ho abitato per vent'anni (1961-1981) la scritta del cognome. Un'operazione emotivamente impegnativa. Ora è qui sulla mia scrivania.
Non so i miei fratelli, io non ho mai avuto il problema di difendermi dalla canzonatura zanzi-zanzara che è la più ovvia. Forse perché per carattere non mi pare di essere un tipo fastidioso, che merita l'accostamento con l'insetto detestabile.
Zanzi è cognome tipicamente varesino. Spesso mi chiedevano se ero uno Zanzi delle pompe funebri, perché gli Zanzi delle pompe funebri sono famosi in città. Non siamo di quel ramo. Oppure se avevo a che fare con Luigi e Paolo Zanzi, avvocato e fotografo. Oppure con Daniele, vicesindaco. E allora rispondo: 'Io sono uno Zanzi Barù, origini santambrogine, veniamo dal colle dei Barù, vicino a Villa Toeplitz.'
Non ho particolare predilezione per il mio cognome; la cosa che mi colpisce di più è che ha le stesse lettere del mio nome, Carlo, un nome che invece non mi dispiace. Mi sento simmetrico.
giovedì 13 aprile 2023
16 coltellate
Sono allibito. 16 coltellate nel mio cuore di tifoso, quanti sono i punti di penalizzazione che la OJM basket Varese ha ricevuto come dono Pasquale, da 28 a 12 punti, ultimissimi in classifica, serie A2 certa. Non credo che chi di dovere in Federazione abbia messo in atto questo provvedimento senza avere certezze, quindi qualche errore è stato fatto, qualche leggerezza amministrativa, qualche disattenzione. Si dirà: in fondo è solo un gioco. Quando il gioco diventa una professione ci sono di mezzo stipendi, famiglie, futuri, migliaia di tifosi che pagano, che sperano, che gioiscono e soffrono...non è solo una sfera che finisce nella retina o sul ferro. E chi è in posti di responsabilità deve stare molto attento.
Giustamente la società ha fatto immediato ricorso e, da tifoso, spero che la sanzione venga del tutto annullata. Ma questa è ipotesi inverosimile. Probabilmente la sanzione verrà addolcita. 10 punti e non 16? Saremmo in ogni caso a 18, rischio retrocessione sempre presente.
Qui ogni partita è una lotta, ogni vittoria meritata sino all'ultima stilla di sudore, chi viene al Palazzetto lo sa bene. Nessuno regala, l'equilibrio è preponderante, si vince o si perde per un niente. Eravamo in zona playoff...E adesso?
Comunque e sempre: forza Varese!
Ma se tutto....
"Ma se tutto è già avvenuto e tutto è già stato raccontato senza impedire nuove e analoghe tragedie, a che servono la storia e la memoria? Quale lo scopo di scrivere libri, oltre al valore della testimonianza individuale, unica e irripetibile?"
Mario Rigoni Stern
Ciao Cesarino
Solo ora, a poco dall'inizio dei funerali nel santuario della sua Madonna del Monte, ho saputo della morte di Cesarino. Ci siamo conosciuti anni fa, quando gentilmente, da poco in pensione (lavorava come viaggiatore alla libreria Veroni) accompagnava suo nipote Mattia ed altri alunni Vidoletti alle gare. Aveva fatto amicizia con me ma soprattutto con mio padre che, più anziano di lui ma ancora abile alla guida, dava anche lui passaggi agli alunni Vidoletti. Così, mentre si svolgevano le gare, i due se la raccontavano in buon dialetto bosino. Era simpatico, gentile, un sacromontino d'antan che poi ho rivisto nel corso del recente passato su al Mosè, seduto: e mi fermavo a parlare un po'. Ultimamente purtroppo era stato colpito dall'abbraccio vigliacco della depressione. Non si capacitava di come potesse essere così triste, senza il desiderio di fare, con problemi a dormire...lui che era un tipo attivo e positivo. Cercavo di rincuorarlo ma, come sa bene chi ha vissuto la depressione, le parole di chi sta bene sono nulla. Da tempo non lo incontravo più. Oggi la notizia.
Ciao, Cesarino.
mercoledì 12 aprile 2023
Aspettiamo cosa?
C'è chi dice: "Aspetta a gioire! Porta sfortuna.." E così non gioisce mai.
Il treno va preso quando passa.
C'è chi si limita ad una gioia interiore, intima, tutta sua. Senza esternazioni.
Ci sta...Ma basta un pallone e la visione dello stesso che per due volte accarezza una rete. Che non è quella nerazzurra.
domenica 9 aprile 2023
Ho tanti amici
Ho la fortuna di avere tanti amici. Una grande fortuna per un tipo solitario come me. A tutti costoro, e anzitutto a me, auguro che la speranza della Pasqua non sia solo una pia illusione. Nella foto ho colto l'attimo della separazione fra aereo e aliante. Si nota anche la fune che penzola. Mi piace pensare alla separazione dalla prigionia della morte, liberi nel cielo di una vita senza fine.
sabato 8 aprile 2023
Reggio Emilia, pietanza pesante
venerdì 7 aprile 2023
Curro, ergo sum
Ho avuto il piacere di leggere il libro 'Curro, ergo sum' di Luca Fava. E' un piccolo libro, pensieri sintetici, come piace a me. Non amo le lungaggini, le ripetizioni, gli eccessi. Fava (come si legge in quarta di copertina) vive a Varese, sua città natale. E' uno sportivo tenace pur senza aver quasi mai praticato attività agonistica. Ama in particolare il running che cerca di vivere e interpretare in sintonia con fisico e mente.
Ama la corsa e quindi mi ha trovato subito in sintonia, essendo anch'io un runner dai capelli grigi e dalle gambe che ancora 'pretendono' di muoversi in libertà.
Fava confessa i suoi sentimenti, le sue emozioni, il suo essere lupo solitario nella natura, il suo bisogno di scaricare nella corsa silenziosa le tensioni di una giornata impegnativa, di nobilitare le fatiche e i dolori oppure di esaltare le gioie. Correre senza l'affanno nella prestazione, senza il cronometro ad imporre la sua legge, correre per il piacere, ma anche correre con degli obiettivi, come la maratona, che più volte compare nelle pagine. Chi ha corso una maratona si ritroverà, perché quei 42 km e rotti sono un'avventura, una sfida, una storia nella storia, un'epica cavalcata, il frutto di un lungo cammino precedente, il coronamento di un sogno...e potrei a lungo continuare. Passano gli anni, arrivano gli acciacchi ma il runner Luca non molla, come è giusto che sia. Pur nel rispetto del fisico (come si sa, alla fine vince sempre lui), Fava continua a voler assaporare tutto il buono che c'è nel movimento, sperando magari di incontrare nuovamente il grande cervo del Campo dei Fiori o di superare attimi difficili o di ritrovare sensazioni giovanili che paiono perdute per sempre e invece sono lì, nell'angolo, e tornano a confortare.
Il libro, dedicato ai figli Giulia e Matteo, introdotto dalla prefazione di Paolo Rossi, parte con una citazione di Jesse Owens, che ebbe a dire: 'Non importa cosa trovi alla fine di una corsa, l'importante è quello che provi mentre stai correndo. Il miracolo non è essere giunto al traguardo, ma aver avuto il coraggio di partire.'
La prima rondine
Ieri, venerdì santo 7 aprile, intorno alle 15.30, vicino al campanile della Madonna del Monte, ho visto la prima rondine della stagione. Nonostante il freddo le prime temerarie rondini sono arrivate.