domenica 30 aprile 2023

La A ci sta...Eccome!


 



La Pallacanestro OJM Varese resta matematicamente in serie A, ad una giornata dalla fine del campionato. Ci rimane grazie alla vittoria odierna contro Scafati. Ci rimane anche se, aggiungendo gli 11 punti tolti, sarebbe matematicamente ai play-off, e non in ottava posizione. Ma questa è un'altra storia, purtroppo una storia che non ci riguarda, mentre è nostra la realtà che ci vuole ancora nella massima serie, più che giustamente, più che meritatamente. 
Come ci si aspettava non è stata una passeggiata perché anche Scafati non poteva fare regali, e non li ha fatti. Mentre i ragazzi di Varese, come regalo all'ennesimo palazzetto pieno zeppo, oggi tutto rossovestito, hanno confezionato un primo quarto perfetto, perché la perfezione non esiste ma sono balle, esiste e oggi Varese lo ha dimostrato. 32-16, una serie micidiale e devastate di bombe, con un Brown galattico, e poi Ross e Ferrero e Ross e Ross e bene anche Caruso. Uno magnificenza che Scafati si è vista piovere addosso e non ha potuto che ammirare. Ma il bel gioco dura poco, il sogno si sveglia e così la OJM nel secondo quarto è tornata sulla terra, non ha saputo gestire con accortezza il sostanzioso vantaggio e ha cominciato a perdere palle, Owens sbaglia un canestro da sotto che avrebbe realizzato un non vendente bendato, la difesa aggressiva di Scafati ci mette in difficoltà, Rossato è un mastino che non ci lascia respirare. Del resto si sa, non si può chiedere a Ross di diminuire il ritmo, di ragionare un attimo di più e così una tripla di 'nonno' Logan ci porta Scafati a 5 punti: 37-32. Il pubblico trema ma non i ragazzi, due triple e andiamo al riposo ancora avanti: 46-37. Varese ricomincia male, Scafati è ancora sotto, la OJM cambia poco, come faranno Ross e Brown a reggere? Ci sarà il crollo. Poi superRoss torna preciso, somma già 21 punti, si riprende anche Brown, Owens fa cose belle e altre inguardabili, Logan e soci non mollano e allora Reyes si fa largo con i suoi movimenti calibrati, i suoi rimbalzi, i suoi canestri geometrici sotto la plancia. Già, dimenticavo: non abbiamo in campo Johnson, infortunato, e Reyes è a mezzo servizio ma lo svolge tutto. Insomma, sempre avanti anche alla fine del terzo quarto, che finisce con una tripla assai gustosa del giovane Librizzi: 69-57. Via, ultimo stress: Logan fa 5 punti di fila, i campioni non invecchiano mai. Poi Owens, dopo un numero circense Brown-Owens con schiacciata, prende un tecnico ed esce per 5 falli, quando mancano 8 minuti. Per fortuna Caruso non lo fa rimpiangere e mette 4 punti essenziali. 81-70 a -5', 84-72 a -4', Ross suggella la sua partita (33 punti) con numeri da capogiro, 90-75 a -2', una tripla di Brown (24 punti) mette fine alla storia. 95 a 81, serie A conservata.
Il palazzetto è in tripudio, i ragazzi si abbracciano, una rossa ovazione pone fine ad un campionato esaltante, terrificante dopo la batosta dei 16 punti di squalifica, ancora allarmante dopo gli 11 punti ma oggi finalmente trionfante.
Più che mai convintamente: forza Varese!  


                                                              ph Pallacanestro Varese

Riflessi


 

Le nuvole si riflettono sul lago di Varese, regalando un effetto visivo interessante.

I mughetti del Mario

 


Mio papà Mario aveva l'abitudine, in questo periodo dell'anno, di raccogliere i mughetti in un suo posto segreto e di fare quattro mazzetti, che donava alle sue quattro nuore. Una legge regionale vieta di raccoglierne più di 6 al giorno (e mai con la radice), mio padre andava oltre ma lui li raccoglieva un solo giorno all'anno, quindi era giustificato. 

I mughetti non si raccolgono, si sfilano dalla terra. Si prendono alla radice dello stelo e con movimento accorto - badando di non sradicare la pianta - scivolano fuori.

I profumo del mughetto è certamente fra i miei preferiti.  

sabato 29 aprile 2023

Quando finisco un romanzo


Quando finisco un romanzo scritto da me dico: 'Bè, dai, anche questo è fatto!' Poi lo metto a decantare per qualche mese. So bene che andrà rivisto e che ci vorranno due anni per vederlo trasformato in carta stampata. E allora che faccio? Mi allontano dai miei personaggi, che mi hanno tenuto compagnia per un paio d'anni. Riprendo a leggere, a scrivere magari raccontini brevissimi che richiedono mezz'ora di tempo, e poi continuo con tutte le mie usuali occupazioni e nel frattempo, fra una cosa e l'altra, comincio ad immaginare un'altra storia. Si formerà, senza scrivere una sola parola, poco alla volta, e ci vorranno mesi...Forse anni.
 

mercoledì 26 aprile 2023

Sconto insufficiente


 

Avevo previsto che dei 16 punti di squalifica avrebbero fatto cifra tonda, riducendoli a 10, e invece sono stati 'cattivelli', 1 in più: 11. Il che significa che comunque dobbiamo vincere una delle due partite rimaste, per avere la matematica certezza di rimanere una Pallacanestro da serie A. Ed è altresì ipotizzabile che la partita da vincere CERTISSIMAMENTE sarà quella di domenica prossima contro Scafati al Palazzetto, perché l'ultima sarà a Bologna! Sarà una partita da infarto, anche perché Scafati non scherza e poi ogni partita ha la sua storia. Non mi resta che urlare: Forza Varese!

lunedì 24 aprile 2023

La vita nascosta

 


Ieri sera su TV2000 ho visto finalmente un bel film, 'La vita nascosta', scritto e diretto nel 2019 da Terrence Malick, il regista ad esempio dell'Albero della vita, vincitore a Cannes, un regista che in 50 anni di carriera ha realizzato non più di 10 film, che ha diviso la critica, che è noto per la sua ermeticità, per la cura maniacale che riserva al suo lavoro. Riservatissimo sulla sua vita privata, Malick in questo film è (per fortuna) tornato alle origini, scrivendo la sceneggiatura (molti suoi film non ne hanno) e riproponendo la vita del contadino austriaco Franz Jagerstatter, martirizzato dai nazisti nel 1943 perché obiettore di coscienza, beatificato dalla Chiesa nel 2007. Non potevo non amare un film ambientato in montagna, fra Bressanone, Brunico e Sappada, un film che tratta di Dio, della coscienza con le sue esigenze, un film di dubbi e di verità, di bassezze e di elevazioni verso le vette dello spirito. Ottimi i due attori protagonisti, la coppia Franz (August Diehl) e Franziska (Valerie Pachner). Ottima la colonna sonora. Una storia d'amore intensa. Non mancano ancora momenti non sempre comprensibili, dialoghi non semplici ma rispetto all'Albero della vita il film si segue con facilità e commuove.

San Marco



 Buon onomastico, fratello mio.

Non è


 Non è solo una tela colorata.

domenica 23 aprile 2023

Rondini piemontesi


 

Ringrazio il mio amico Gianni che, a conoscenza della mia attenzione verso le rondini, mi ha inviato queste rondini piemontesi. A Varese le ho già avvistate una sera poi, come sempre capita, sono sparite e torneranno in gruppo a breve, quando il clima sarà più mite. 


Ecco


 

Ecco, sta per iniziare al 'Franco Ossola' una partita più che decisiva per la permanenza del Città di Varese calcio in serie D. Purtroppo sono lontano da Varese, altrimenti sarei lì allo stadio. Ma lo sono con il pensiero e con il mio applauso, vicino ai miei amici giocatori Gianluca Piccoli e Filippo Boni, nonché a tutti gli altri giocatori e al mister. Forza Varese!!!!!

venerdì 21 aprile 2023

Il caso di Alex


Merita di essere visto, su Netflix, il documentario 'Il caso Alex Schwazer', la verità è una lunga marcia. 

 

Auguri, padre Mauro


 

Felice compleanno al mio amico Padre Mauro Serragli detto Baffo, missionario Comboniano. 

mercoledì 19 aprile 2023

J & B, la coppia perfetta



 




I 16 punti di squalifica sul groppone della OJM basket Varese per il momento, dopo due partite, sono stati solo nuova benzina sul fuoco  dell'ardore biancorosso, e dopo Trieste anche Brindisi si scotta. E se certamente è una bella coppia quella fra Ross e la sua Makena (foto) che ha ricevuto nei giorni scorsi l'anello di fidanzamento, qui si parla di basket e allora la coppia più bella del mondo questa volta è Johnson-Brown (foto) che in due hanno fatto 52 punti (dei 93 finali) e 60 di valutazione. E poi il pubblico: altro pienone, altro incitamento dall'inizio alla fine. Si parte bene (4-0) ma è un fuoco di paglia e Brindisi ci sorprende con la velocità di Mascolo (foto) e Reed, con la potenza del gigante Perkins che sotto i tabelloni fa ciò che vuole e Varese soffre, le triple non entrano, soprattutto Magic John tiene in piedi la baracca e si va al primo riposo 20-27. Il secondo quarto è copia del primo, Brindisi pare perfetta, noi un po' arranchiamo ma per fortuna non c'è la debacle, siamo sotto anche di 12 ma resistiamo. C'è troppo nervosismo (soprattutto Brown e Ross, che si becca già 3 falli), troppe palle perse per Varese, qualche indecisione arbitrale, Librizzi fa da secondo play lasciando in panca De Nik, cambi regolari fra Owens e Caruso, tripla rocambolesca di J, 3+1 di Ross e si va all'intervallo lungo 45-51: siamo lì. Si riparte ed ecco arrivare il Wolde-time. Il ragazzone dalla doppia V ci ha abituato ai suoi lampi estemporanei, alla sua fiammata ed eccola puntuale: tre triple di fila, bum-bum-bum, più 1 di J e due di Brown: bum bum; mettici ancora un'altra bomba di Wolde, 2 punti di Librizzi con un guizzo anguillesco e una schiacciata di Owen, e il gioco è quasi fatto. Brindisi è tramortita, 75-63 per noi alla fine del terzo quarto. Ma la strada è ancora lunga, anche perché Ross arriva a 4 falli  e a meno 5 minuti dalla fine arriva il quinto, sicché Librizzi prende il suo posto. Ma prima di lasciare il campo, Ross dà qualche saggio della sua bravura, poi ci si mette Brown a fare il fenomeno, allontanando Brindisi che ci tiene il fiato sul collo, soprattutto con Harrison, con il solito gigante, ma di giganti ne hanno molti i pugliesi. Arrivano a - 5 (91-86) ma una magata di Brown ci fa salire a 93. Brindisi è precisa nei liberi ma non basta: 93-86. Serata fantastica. Il Palazzetto esplode. Forza Varese! 

Quelle magliette Vidoletti


 






Con grande piacere stamani sono passato dal campo di atletica di Calcinate degli Orrigoni, per scattare qualche foto durante la fase distrettuale dei GSS di atletica leggera 'cadetti', ritrovando la mia amata Vidoletti, ora allenata dalle giovani Chiara e Marta. Quelle magliette...quei ricordi...e una costante: la Vidoletti che fa bella figura, che porta nelle prime posizioni i suoi alunni, che è esempio di sportività. Ciò mi ha fatto molto piacere, naturalmente. Bello anche salutare i colleghi pensionati come me che, generosamente, danno una mano: eccone due, Beppe e Cecco, che posano insieme alle giovani leve, a Milena, che ha portato in gara alunni molto competitivi ed eleganti, tutti con la maglietta della scuola...Perché se non è l'abito che fa il monaco, è pur vero che presentarsi con le magliette della scuola un po' la differenza la fa. E infine un augurio a Brigitte (eccola con Chiara), giunta agli ultimi giorni di lavoro: che se li goda, e poi si goda la meritata pensione. 



lunedì 17 aprile 2023

Scarpe rosa, occhi neri


Aveva ieri, a Trieste, le sue magiche scarpe rose il nostro Brown, mattatore della serata che ha visto la OJM vincere ancora contro i friulani? Non lo so e poco importa. Abbiamo vinto 83 a 80. Ma la realtà è fatta anche di occhi neri, quelli che ci ha fatto il tribunale federale, con i 16 punti di squalifica, e siamo quindi ultimissimi. Oggi hanno reso pubbliche le motivazioni della batosta. Non me ne intendo, non sono un avvocato, spero solo che i tre avvocati che si dovranno dar da fare per difendere l'onore di Varese trovino il bandolo della matassa. Non sono Nostradamus ma ho ragione di credere che al massimo si passerà da 16 a 10-8 punti di penalizzazione, il che vuol dire che ci potremmo anche salvare. Da una lettura veloce e profana delle carte, ho paura che Varese farà fatica a dimostrare la sua totale innocenza. In ogni caso: Forza Varese!!!!! 

Viola e pennello


 

Interessante serata culturale sabato 15 aprile in galleria Ghiggini a Varese. A completamento della mostra di Riccardo Garolla, il violinista Simone Libralon ha proposto musiche di Benjamin Britten, eseguite con la viola. Il giornalista Mario Chiodetti ha animato la serata con il suo intervento. 

domenica 16 aprile 2023

Il battesimo di Nora



 

Oggi, domenica 16 aprile, nella Basilica di San Vittore a Varese, Nora, secondogenita di mia nipote Silvia e di Andrea, ha ricevuto il sacramento del Battesimo.

Quando assisto ad un Battesimo ripenso anche al mio, 1 luglio 1956, a pochi metri dalla fonte battesimale di Nora, e cioè nel vicino battistero varesino di San Giovanni.

Alfredo e tutti gli altri

                                                                                  ph varesenews
 

Partivo in fondo a corso Matteotti, nel gruppo della family run. Primi minuti di cammino, imbottigliato dalla ressa dei molti partecipanti. Poi ho preso il mio ritmo, cioè tranquillo. Ecco ad un certo punto lui, uno dei miei miti sportivi, Alfredo Bianchetti, 87 anni e ancora lì a correre. L'ho raggiunto, pacca sulla spalla, ho detto: "Ecco il grande Alfredo! Sono 87, giusto?" E lui ha orgogliosamente confermato. E allora avanti, in centro città. Pur andando ad andatura di crociera, 10 km all'ora, riuscivo a superare molti amici runners. Due belle ragazze dalla bionda capigliatura mi hanno superato ma andavano troppo veloci, spinte dall'adrenalina della giovinezza, e ho lasciato perdere. Salita per via Silvestro Sanvito sino a Masnago, discesa per via Crispi, ritorno in centro. Quasi all'arrivo raggiungo un tipo che giudico più o meno dei miei anni. Gli chiedo l'età. Ne ha due meno di me. E come spesso capita ecco la giustificazione: "Sì, ma esco ora da una brutta polmonite. Sono in lenta ripresa." L'ho lasciato alla sua ripresa e sono entrato niente affatto trionfalmente ma con giusta distribuzione dello sforzo in corso Matteotti e quindi sotto l'arco dell'arrivo. 

Che dire? Mi sono divertito, e questo conta.

 

Al passo con l'ecologia


 

Stamani, domenica 16 aprile, mi sono divertito assai partecipando alla EcoRun 2023, che ha visto in corsa centinaia di varesini. Ho scelto la 10 km non competitiva ma vi era anche una mezza maratona, una 10 km competitiva e una 5 chilometri soft. Da tempo non attaccavo un pettorale sulla maglietta. Ottima organizzazione, l'inevitabile 'rabbia' degli automobilisti incolonnati in alcuni snodi viabilistici, premi, musica e un meteo perfetto. 

Grazie a quanti si sono dati da fare per questo evento.

sabato 15 aprile 2023

Scrivere


                                                                                                   ph carlo meazza


Tutto passa così in fretta. Il presente, il futuro schiacciano sotto i piedi il passato. Tutto si dimentica, poi ci si ritrova vecchi. 

Per questo bisogna scrivere. Per ridurre quel senso di malinconico smarrimento e di irrecuperabile rimpianto che ci sorprende, davanti ad uno dei molti specchi della nostra vita.    

zanzi zanzara


 

Ho svitato dalla porta della mia vecchia casa, dove ho abitato per vent'anni (1961-1981) la scritta del cognome. Un'operazione emotivamente impegnativa. Ora è qui sulla mia scrivania. 

Non so i miei fratelli, io non ho mai avuto il problema di difendermi dalla canzonatura zanzi-zanzara che è la più ovvia. Forse perché per carattere non mi pare di essere un tipo fastidioso, che merita l'accostamento con l'insetto detestabile.

Zanzi è cognome tipicamente varesino. Spesso mi chiedevano se ero uno Zanzi delle pompe funebri, perché gli Zanzi delle pompe funebri sono famosi in città. Non siamo di quel ramo. Oppure se avevo a che fare con Luigi e Paolo Zanzi, avvocato e fotografo. Oppure con Daniele, vicesindaco. E allora rispondo: 'Io sono uno Zanzi Barù, origini santambrogine, veniamo dal colle dei Barù, vicino a Villa Toeplitz.'  

Non ho particolare predilezione per il mio cognome; la cosa che mi colpisce di più è che ha le stesse lettere del mio nome, Carlo, un nome che invece non mi dispiace. Mi sento simmetrico. 

giovedì 13 aprile 2023

16 coltellate


 

Sono allibito. 16 coltellate nel mio cuore di tifoso, quanti sono i punti di penalizzazione che la OJM basket Varese ha ricevuto come dono Pasquale, da 28 a 12 punti, ultimissimi in classifica, serie A2 certa. Non credo che chi di dovere in Federazione abbia messo in atto questo provvedimento senza avere certezze, quindi qualche errore è stato fatto, qualche leggerezza amministrativa, qualche disattenzione. Si dirà: in fondo è solo un gioco. Quando il gioco diventa una professione ci sono di mezzo stipendi, famiglie, futuri, migliaia di tifosi che pagano, che sperano, che gioiscono e soffrono...non è solo una sfera che finisce nella retina o sul ferro. E chi è in posti di responsabilità deve stare molto attento. 

Giustamente la società ha fatto immediato ricorso e, da tifoso, spero che la sanzione venga del tutto annullata. Ma questa è ipotesi inverosimile. Probabilmente la sanzione verrà addolcita. 10 punti e non 16? Saremmo in ogni caso a 18, rischio retrocessione sempre presente. 

Qui ogni partita è una lotta, ogni vittoria meritata sino all'ultima stilla di sudore, chi viene al Palazzetto lo sa bene. Nessuno regala, l'equilibrio è preponderante, si vince o si perde per un niente. Eravamo in zona playoff...E adesso?

Comunque e sempre: forza Varese!

Ma se tutto....


 

"Ma se tutto è già avvenuto e tutto è già stato raccontato senza impedire nuove e analoghe tragedie, a che servono la storia e la memoria? Quale lo scopo di scrivere libri, oltre al valore della testimonianza individuale, unica e irripetibile?"

                                                               Mario Rigoni Stern

Ciao Cesarino


 

Solo ora, a poco dall'inizio dei funerali nel santuario della sua Madonna del Monte, ho saputo della morte di Cesarino. Ci siamo conosciuti anni fa, quando gentilmente, da poco in pensione (lavorava come viaggiatore alla libreria Veroni) accompagnava suo nipote Mattia ed altri alunni Vidoletti alle gare. Aveva fatto amicizia con me ma soprattutto con mio padre che, più anziano di lui ma ancora abile alla guida, dava anche lui passaggi agli alunni Vidoletti. Così, mentre si svolgevano le gare, i due se la raccontavano in buon dialetto bosino. Era simpatico, gentile, un sacromontino d'antan che poi ho rivisto nel corso del recente passato su al Mosè, seduto: e mi fermavo a parlare un po'. Ultimamente purtroppo era stato colpito dall'abbraccio vigliacco della depressione. Non si capacitava di come potesse essere così triste, senza il desiderio di fare, con problemi a dormire...lui che era un tipo attivo e positivo. Cercavo di rincuorarlo ma, come sa bene chi ha vissuto la depressione, le parole di chi sta bene sono nulla. Da tempo non lo incontravo più. Oggi la notizia.

Ciao, Cesarino. 

mercoledì 12 aprile 2023

Tastiera

                                                                          ph valentina zanzi


Una tastiera salverà il mondo (e farà fallire il signor Bic).
 

Aspettiamo cosa?


 

C'è chi dice: "Aspetta a gioire! Porta sfortuna.." E così non gioisce mai.

Il treno va preso quando passa.

C'è chi si limita ad una gioia interiore, intima, tutta sua. Senza esternazioni. 

Ci sta...Ma basta un pallone e la visione dello stesso che per due volte accarezza una rete. Che non è quella nerazzurra.  

domenica 9 aprile 2023

Ho tanti amici


 

Ho la fortuna di avere tanti amici. Una grande fortuna per un tipo solitario come me. A tutti costoro, e anzitutto a me, auguro che la speranza della Pasqua non sia solo una pia illusione. Nella foto ho colto l'attimo della separazione fra aereo e aliante. Si nota anche la fune che penzola. Mi piace pensare alla separazione dalla prigionia della morte, liberi nel cielo di una vita senza fine.  

sabato 8 aprile 2023

Reggio Emilia, pietanza pesante


 



Lo si sapeva che la posizione in classifica della Reggiana (ultima) contava poco, perché i rossi sono formazione forte in ogni settore, con in più le vecchie volpi Sakota (allenatore) e Cinciarini (foto sotto) sempre temibili. Si inizia con una conferma (decimo pienone di fila) e una novità, l'inno di Mameli-Novaro cantato dalla bella e brava Erica Bazzeghini (foto). Iniziamo bene, un paio di alzate Ross-schiacciate Owens spettacolari, un'altra che fallisce, 10-11 poi Reggio Emilia se ne va e noi sbagliamo a raffica, soprattutto le triple, un tondo 0 su 8 nel primo quarto, che finisce miseramente 14-29 per gli ospiti. Si rivede capitan Ferrero anche perché Reyes è infortunato, ma il capitano è sterile pure lui. Si riparte fiduciosi, il pubblico c'è e si sente, altro numero volante Ross-Owens, finalmente la prima tripla della serata per noi, opera di Wolde, che segna di nuovo e ancora, 7 punti di fila, ci avviciniamo, Ross buca la difesa con entrate al fulmicotone, mentre Brown non è in serata, 0 su 2 nei liberi, ci avviciniamo sino al 34-39 ma Reggio allunga ancora: 40-49 a metà partita. Dopo la pausa lunga cambia poco, cioè giocano sempre gli stessi, qualche apparizione di De Nik e di Caruso per Owens, tripla di Wolde, tripla di Brown (ma sarà un fuoco di paglia), mentre dalla sponda emiliana la coppia Cinciarini- Hopkins fa faville, bene anche Lee e non male gli altri, una squadra tosca e muscolosa, fisicamente ben messa e tecnicamente a posto. 55-66 alla fine del terzo quarto. Ma si spera ancora. Si parte subito con una palla persa per Varese, tripla di Caruso, Varese segna ma Reggio fa lo stesso, ci mancano soprattutto le bombe, nostro armamentario preferito. Ci manca Brown soprattutto, e l'apporto di Reyes. Comunque non molliamo, tanto che una tripla di Ross a meno 2' ci porta 74-81. Addirittura 77-81 quando mancano 22". Addirittura 79-81 con schiacciata di Owens. Ma mancano solo 10". E' il tempo dei falli sistematici, Varese li fa ma Olisevicius mette un probante 4 su 4 dai liberi, glaciale, forse arriva dalla Siberia. E così per noi non c'è storia. Finisce 81-85.
Che dire? Nulla è perduto. I play-off sono sempre alla nostra portata. Ma dobbiamo vincerne una se non due, quindi non molliamo proprio ora, sul più bello. E' che Varese ha la panchina tremendamente corta.
Ciò premesso: forza Varese!!!!

venerdì 7 aprile 2023

Curro, ergo sum


 

Ho avuto il piacere di leggere il libro 'Curro, ergo sum' di Luca Fava. E' un piccolo libro, pensieri sintetici, come piace a me. Non amo le lungaggini, le ripetizioni, gli eccessi. Fava (come si legge in quarta di copertina) vive a Varese, sua città natale. E' uno sportivo tenace pur senza aver quasi mai praticato attività agonistica. Ama in particolare il running che cerca di vivere e interpretare in sintonia con fisico e mente.

Ama la corsa e quindi mi ha trovato subito in sintonia, essendo anch'io un runner dai capelli grigi e dalle gambe che ancora 'pretendono' di muoversi in libertà. 

Fava confessa i suoi sentimenti, le sue emozioni, il suo essere lupo solitario nella natura, il suo bisogno di scaricare nella corsa silenziosa le tensioni di una giornata impegnativa, di nobilitare le fatiche e i dolori oppure di esaltare le gioie. Correre senza l'affanno nella prestazione, senza il cronometro ad imporre la sua legge, correre per il piacere, ma anche correre con degli obiettivi, come la maratona, che più volte compare nelle pagine. Chi ha corso una maratona si ritroverà, perché quei 42 km e rotti sono un'avventura, una sfida, una storia nella storia, un'epica cavalcata, il frutto di un lungo cammino precedente, il coronamento di un sogno...e potrei a lungo continuare. Passano gli anni, arrivano gli acciacchi ma il runner Luca non molla, come è giusto che sia. Pur nel rispetto del fisico (come si sa, alla fine vince sempre lui), Fava continua a voler assaporare tutto il buono che c'è nel movimento, sperando magari di incontrare nuovamente il grande cervo del Campo dei Fiori o di superare attimi difficili o di ritrovare sensazioni giovanili che paiono perdute per sempre e invece sono lì, nell'angolo, e tornano a confortare. 

Il libro, dedicato ai figli Giulia e Matteo, introdotto dalla prefazione di Paolo Rossi, parte con una citazione di Jesse Owens, che ebbe a dire: 'Non importa cosa trovi alla fine di una corsa, l'importante è quello che provi mentre stai correndo. Il miracolo non è essere giunto al traguardo, ma aver avuto il coraggio di partire.'  

La prima rondine


 

Ieri, venerdì santo 7 aprile, intorno alle 15.30, vicino al campanile della Madonna del Monte, ho visto la prima rondine della stagione. Nonostante il freddo le prime temerarie rondini sono arrivate.