Partivo in fondo a corso Matteotti, nel gruppo della family run. Primi minuti di cammino, imbottigliato dalla ressa dei molti partecipanti. Poi ho preso il mio ritmo, cioè tranquillo. Ecco ad un certo punto lui, uno dei miei miti sportivi, Alfredo Bianchetti, 87 anni e ancora lì a correre. L'ho raggiunto, pacca sulla spalla, ho detto: "Ecco il grande Alfredo! Sono 87, giusto?" E lui ha orgogliosamente confermato. E allora avanti, in centro città. Pur andando ad andatura di crociera, 10 km all'ora, riuscivo a superare molti amici runners. Due belle ragazze dalla bionda capigliatura mi hanno superato ma andavano troppo veloci, spinte dall'adrenalina della giovinezza, e ho lasciato perdere. Salita per via Silvestro Sanvito sino a Masnago, discesa per via Crispi, ritorno in centro. Quasi all'arrivo raggiungo un tipo che giudico più o meno dei miei anni. Gli chiedo l'età. Ne ha due meno di me. E come spesso capita ecco la giustificazione: "Sì, ma esco ora da una brutta polmonite. Sono in lenta ripresa." L'ho lasciato alla sua ripresa e sono entrato niente affatto trionfalmente ma con giusta distribuzione dello sforzo in corso Matteotti e quindi sotto l'arco dell'arrivo.
Che dire? Mi sono divertito, e questo conta.
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