Lo si sapeva che la posizione in classifica della Reggiana (ultima) contava poco, perché i rossi sono formazione forte in ogni settore, con in più le vecchie volpi Sakota (allenatore) e Cinciarini (foto sotto) sempre temibili. Si inizia con una conferma (decimo pienone di fila) e una novità, l'inno di Mameli-Novaro cantato dalla bella e brava Erica Bazzeghini (foto). Iniziamo bene, un paio di alzate Ross-schiacciate Owens spettacolari, un'altra che fallisce, 10-11 poi Reggio Emilia se ne va e noi sbagliamo a raffica, soprattutto le triple, un tondo 0 su 8 nel primo quarto, che finisce miseramente 14-29 per gli ospiti. Si rivede capitan Ferrero anche perché Reyes è infortunato, ma il capitano è sterile pure lui. Si riparte fiduciosi, il pubblico c'è e si sente, altro numero volante Ross-Owens, finalmente la prima tripla della serata per noi, opera di Wolde, che segna di nuovo e ancora, 7 punti di fila, ci avviciniamo, Ross buca la difesa con entrate al fulmicotone, mentre Brown non è in serata, 0 su 2 nei liberi, ci avviciniamo sino al 34-39 ma Reggio allunga ancora: 40-49 a metà partita. Dopo la pausa lunga cambia poco, cioè giocano sempre gli stessi, qualche apparizione di De Nik e di Caruso per Owens, tripla di Wolde, tripla di Brown (ma sarà un fuoco di paglia), mentre dalla sponda emiliana la coppia Cinciarini- Hopkins fa faville, bene anche Lee e non male gli altri, una squadra tosca e muscolosa, fisicamente ben messa e tecnicamente a posto. 55-66 alla fine del terzo quarto. Ma si spera ancora. Si parte subito con una palla persa per Varese, tripla di Caruso, Varese segna ma Reggio fa lo stesso, ci mancano soprattutto le bombe, nostro armamentario preferito. Ci manca Brown soprattutto, e l'apporto di Reyes. Comunque non molliamo, tanto che una tripla di Ross a meno 2' ci porta 74-81. Addirittura 77-81 quando mancano 22". Addirittura 79-81 con schiacciata di Owens. Ma mancano solo 10". E' il tempo dei falli sistematici, Varese li fa ma Olisevicius mette un probante 4 su 4 dai liberi, glaciale, forse arriva dalla Siberia. E così per noi non c'è storia. Finisce 81-85.
Che dire? Nulla è perduto. I play-off sono sempre alla nostra portata. Ma dobbiamo vincerne una se non due, quindi non molliamo proprio ora, sul più bello. E' che Varese ha la panchina tremendamente corta.
Ciò premesso: forza Varese!!!!
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