ph cortelezzi
L'equilibrio è una conquista (se arriva) dell'età adulta. Non pretendiamolo dai giovani, estremisti per natura. Ma cosa intendo per equilibrio? Essere seri senza prendersi troppo sul serio, precisi e rigorosi ma senza rigore. Con esempi giovanili direi: studiare ma ogni tanto non farlo, saper sopportare il peso di qualche insufficienza (per imparare a cadere e rialzarsi), essere puntuali e sempre presenti, ma saper anche bigiare (di rado), lasciar spazio a qualche 'golosità' di ogni natura...l'estremista, il radicale non sa accettare il limite, vuole tutto o niente, solo la gloria o solo la polvere...L'estremista non sopporta il senso di colpa, non sa giocare con lui, non sa gestirlo, preferisce sentirsi totalmente dannato se non sa essere totalmente santo.
Abbiamo bisogno di molti ingredienti. La rinuncia non è mai a buon mercato.
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