Era
il 1927, Varese era da poco stata eletta provincia italiana, con distacco da
Como. Nasceva il dopolavoro provinciale, presidente un marchigiano, Nino Benni,
che evidentemente amava le tradizioni, i costumi folcloristici, i canti e i
balli del passato. Fu lui il primo a pensare che Varese meritava un gruppo
folk, contattò il professor Giuseppe Talamoni, un monzese (quindi né l’uno né l’altro
bosini doc) varesino d’adozione, che amava immensamente le nostre terre, la
natura, l’arte. Era ottimo disegnatore, poeta, studioso delle tradizioni: fu
lui a disegnare i costumi tradizionali, a pubblicare nel 1938 il Primo
Canzoniere Bosino. Era l’autunno del 1927 quando nacque il Gruppo Canterini
Bosini, presto foraggiato e caldamente incoraggiato dal commendator Ermenegildo
Trolli, mister Calzaturificio di Varese. Non a caso i primi componenti del
Gruppo erano dopolavoristi del Calzaturificio. La guerra, la ripresa grazie al Talamoni,
a Ricciotti Bornia, ai pianisti Mario Cova e poi Ettore Lombardi e poi il
fisarmonicista Luigi Luoni. E tra i fisarmonicisti un ricordo personale, mio
zio Mario Ravasi: quando l’ho conosciuto suonava l’organo, mentre la
fisarmonica era passata all’altro mio zio, Bruno Ravasi. Divenne presidente
Alberto Trolli, poi Federico Broggini: trasferte memorabili, Varese conosciuta
in Italia, in Europa. Poi altri musicisti, direttori di coro, altri cantori ma –
si sa – il folclore non è materia che interessi molto oggi, quindi crisi di
identità nel nuovo Millennio e una ripresa a ranghi ridotti. Ora dobbiamo dar
merito grande alla famiglia Cremona, Alessandro (attuale presidente e
chitarrista), Elisa (attuale direttrice nonché fisarmonicista e cantante, in
coppia dal 2017 con Giuliano Mangano, fisarmonica e voce), e poi altri Cremona
e Bianchi, una ventina in tutto. A fatica si va avanti ma oggi, domenica 5
giugno 2022, il Gruppo Folk Bosino ha voluto festeggiare alla grande il 95°
anno d’età, con un raduno che ha coinvolto una decina di gruppi, in sfilata
colorata e cantante in corso Matteotti e momenti di festa ai Giardini Estensi.
foto Mario Zeni
Nessun commento:
Posta un commento