Erano
i primi anni Novanta, da giovane giornalista del settimanale cattolico ‘Luce’ di
Varese (oggi Rmfonline ha preso il suo posto) partecipavo alle riunioni di
redazione, con il direttore don Gilberto Donnini e un bel gruppo di giornalisti
(Monti, Prando, Fassi, Oprandi, Farfaletti, Costa, Mentasti, Velati…). Ricordo che dal tradatese
arrivava Ugo Marelli e insieme a lui alcune giovani collaboratrici, felici di
poter far pratica al settimanale di via Crispi. Caporedattrice, allora, era
Maria Teresa Antognazza, una fra le prime giornaliste professioniste di ‘Luce’. Fra le
giovani – veniva da Venegono Inferiore – si distingueva Anna Negri. La persi di
vista, salvo risentire tragicamente il suo nome nei primi anni del nuovo
millennio: la dottoressa Negri, mamma di tre bimbe, era morta a soli 37 anni, l’11
luglio del 2005.
Diciassette
anni dopo incontro nuovamente la ragazza di Venegono, grazie al libro che
racconta la sua storia, scritto proprio da Maria Teresa Antognazza (con Mario
Negri), anche lei di Venegono, che molto meglio di me ebbe modo di conoscere
Anna, e di considerare meritevole la sua breve avventura esistenziale. Titolo
del libro: ‘La vita dentro’ (IPL edizioni), che è stato presentato ieri sera nella
cripta sotto la chiesa di Masnago. Con l’autrice hanno dialogato Mons. Luigi
Stucchi (che ne firma la prefazione), Massimo Mentasti e la giornalista di
Varesenews Alessandra Toni. Ed ecco allora la storia di Anna, classe 1968,
grande passione per il giornalismo, che la porta a laurearsi in lettere e a
completare la formazione sino a diventare giornalista professionista, con un
primo incarico ad ‘Avvenire’. Incontra Enrico Valvo, si sposa e lo segue nella
sua carriera diplomatica, rinunciando alla tanto amata professione: Roma, la
Turchia, la nascita di tre bimbe, Silvia, Irene e Rita. Anna è incita della
terza figlia quando le viene diagnosticato un tumore allo stomaco, il consiglio
medico è chiaro: un aborto e quindi, immediatamente, le cure. Anna rifiuta la
proposta, accetta solo le cure compatibili con la vita della nascitura, Rita
nasce settimina, la mamma inizia subito con la chemio e la radioterapia ma due
mesi dopo il tumore ha il sopravvento. E oggi il libro. Si legge in quarta di
copertina questo pensiero del papà di Anna, Mario Negri, che rivive i funerali:
“Tutta quella gente accorsa per salutare nostra figlia, tutta quella commozione,
e le parole così forti, mi hanno dato la certezza che la sua vita, anche se
breve, era stata preziosa e importante per chiunque l’avesse incontrata. E’
stato forse in quel preciso istante, con la chiesa gremita e immersa in un
silenzio di pietra, che ho capito davvero chi fosse la mia ‘bambina’.”
“La
vita di Anna merita di essere ricordata” ha detto Maria Teresa Antognazza “non
tanto e non solo per la sua coraggiosa scelta finale, ma per tutta la sua vita,
la vita di una donna entusiasta, positiva, capace di non deprimersi mai ma di
trovare sempre la forza per valorizzare ogni scelta, ogni decisione, fosse pure
la rinuncia ad un progetto.” Una giovane donna con la vita dentro (ecco il
senso del titolo), nel duplice significato: la vita come apertura alla
maternità, ma più in generale la vita nella sua pienezza.
“Ad
esempio” ha detto Antognazza, “seguendo il marito, ambasciatore in Turchia, Anna
imparò il turco, il francese – la lingua della diplomazia – insegnò italiano
all’università; una scelta contraria alla sua volontà diventava occasione per
qualcosa di nuovo, senza recriminare, senza lamentarsi.”
“Anna
ha scelto ed è andata alla radice della responsabilità nei confronti della vita”
ha detto il vescovo Mons. Stucchi, “quando e dove questa è più fragile e
indifesa. La sua decisione ultima non poteva che essere così come è stata,
lineare, indiscussa, fermissima perché la sua umanità aveva questa impronta.”
La
storia di Anna richiama la vicenda di santa Gianna Beretta Molla: entrambe
hanno dato la vita per la vita nascente, ma quella è stata la scelta finale di
un’esistenza segnata dalla passione per la vita.
Grazie Carlo. Cade a proposito mentre i media traboccano di notizie a senso unico sul caso aborti negli USA
RispondiEliminaw la vita!!!!!
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