mercoledì 1 febbraio 2023

Bruno Belli sa tutto su Palazzo Estense


 



Un’opera monumentale, un libro importante per la storia di Varese, un volume di oltre 500 pagine che completa, arricchisce, perfeziona quanto già si sa e si è scritto su Palazzo Estense e i suoi giardini: definirei così il nuovo lavoro di Bruno Belli, appassionato cultore del passato del nostro territorio, studioso che dedica quasi ogni goccia del suo tempo alla lettura e alla scrittura...e i risultati si vedono. Il libro, già alla seconda edizione, edito da Macchione, ha per titolo ‘Tutto su Palazzo Estense e i suoi giardini’, un titolo forse un po’ pretenzioso ma se nero su bianco sulle pagine non c’è proprio tutto tutto, buona parte la si trova, ciò è garantito. E i 35 euro del prezzo di copertina sono sin pochi.

La dedica è singolare: ‘Alla Memoria di Sua Altezza Serenissima Francesco III d’Este, Duca di Modena, ecc. e Signore di Varese, cui si deve il primo reale impulso per la trasformazione del Borgo in una Cittadina dal profilo moderno, al passo con le esigenze dei tempi che procedevano spediti tra il XVII e il XIX secolo, e a tutti quei Varesini che si spesero in modo disinteressato per il miglioramento della vita quotidiana dei loro concittadini e della loro città stessa.

Di loro e di quanto creato si parla in questo libro, perché è solo tramite la conoscenza della Storia, delle peculiarità di un territorio, dei suoi personaggi di rilievo che si può realmente progettare un futuro concreto per una Comunità di persone.’

Il libro è diviso in sette capitoli: Varese nel XVIII secolo. Storia, società, cultura. Secoli di ‘libertà’ e il problema dell’infeudamento. - Francesco III d’Este: un profilo. - Storia del Palazzo e dei Giardini fino alla morte di Francesco III – Dopo Francesco III. Dagli eredi a ‘Palazzo comunale’ e ‘Giardino pubblico’ di Varese. - Cenni su ‘Villa Mirabello’ ed il suo giardino. - Il Palazzo e i Giardini estensi oggi: elementi per una visita. - Il ‘Lapidario’ di Palazzo Estense.

Ben 100 pagine sono riservate a tavole e foto, quindi didascalie e grande abbondanza di note, come è nello stile di Belli.

Infine i ringraziamenti. Fra i tanti l’autore dice grazie alla madre Marina Terzaghi, al padre Giuseppe Belli, all’editore Pietro Macchione, al compianto Luigi Ambrosoli e a Giuseppe Armocida.

Di sé l’autore scrive fra l’altro, in quarta di copertina: ‘Nato a Varese il 5 agosto 1972, umanista, critico letterario e musicale, membro della Società storica varesina…’  E’ autore di numerosi volumi, collabora con diversi periodici e sono felice perché è anche fra i collaboratori del Calandàri dra Famiglia Bosina, un annuario che amo particolarmente.

Non posso che fare i complimenti a questo umanista che pare (sia scritto con accento positivo) vivere in un altro tempo, seduto alla sua scrivania, oppure ‘disperso’ in archivi e biblioteche, e se pratica un po’ di sport lo fa camminando nella sua casa museo, per sottofondo musicale qualche brano di musica classica o opera lirica, e poi sotto a leggere e a scrivere di nuovo, pronto ad un nuovo ‘Tutto su...’


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