Caro Pier, sono felice per te, il mondo del giornalismo varesino,
diciamo i tuoi amici dai 50 anni in su, ti stanno rendendo omaggio con ricordi
e plauso alla tua professionalità, generosità….Stamani, leggendo l’ennesimo
pezzo a te dedicato (quello di Mario Chiodetti su VareseNoi) ho pensato alla
tua reazione, vedendo ciò che succede in questa landa prealpina. Naturalmente
ho visto il tuo sorriso birichino e la tua ironia, la tua prontezza di battuta,
che il tuo compare Gaspare avrebbe poi sintetizzato e valorizzato con un
disegno. Cosa avresti potuto dire, oltre al sorrisetto? Che so: “Grazie,
ragazzi...troppo buoni...Però queste cose avreste potuto dirmele anche in vita.
Forse vi avrei pagato da bere!”
Credo che con Pier Fausto si sia incorsi nell’errore che si fa quasi
sempre, che commettono anche marito e moglie: dar per scontato. E così, per
svariati motivi, certi complimenti non si fanno in vita e li teniamo
post-morte. Mi sbaglio? Forse sì, forse con Pier siamo stati generosi nel
lodarlo anche quando camminava fra noi...Non so, io il mea culpa lo
faccio.
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