domenica 14 gennaio 2018

Maroni, ateo pensoso


Come qualcuno sa, ho seguito le vicende politiche nazionali e soprattutto locali, come giornalista, per una decina d'anni, dal 1992 ai primi anni Duemila. In particolare nel 1994 ho dedicato molto tempo per cercare di capire chi fosse un personaggio politico che ha fatto poi una lunga carriera, che pare giunta al capolinea. Il mio instant-book 'Maroni l'arciere', uscito pochi giorni dopo la sua nomina a Ministro degli Interni, nel maggio 1994, resta a mio parere un buon libro, oggettivo, valido per capire chi è Roberto Maroni. Quale sarà il futuro del Governatore della Lombardia? Nella dedica al libro, mi scrisse: 'E vedrai quando sarò Presidente della Repubblica', una battuta ben difficilmente realizzabile, a conti fatti. Sempre nel libro, dichiarò che avrebbe amato concludere la sua carriera come sindaco di Lozza, il suo paesino: chissà! Mi piace invece qui pubblicare una lettera che indirizzò al quotidiano La Prealpina il prof. Cesare Revelli, che fu prof mio e di Maroni al Liceo Classico 'Cairoli'. 

Egregio direttore, la lettura dell'intervista di Carlo Zanzi a Roberto Maroni mi ha riservato una dolorosa sorpresa. Dice Maroni di essersi allontanato da Dio a causa del mio insegnamento filosofico. Eppure se è vero che nell'insegnamento della storia mi richiamavo dichiaratamente al marxismo (come canone di interpretazione della storia e non come concezione del modo di vita) è altrettanto vero che nell'insegnamento della filosofia mi richiamavo dichiaratamente alla filosofia neoscolastica. Evidentemente il percorso post-liceale ha portato Roberto su posizioni molto lontane dalle mie. Mentre mi auguro che i molti impegni politici non lo distraggano dalla ricerca di Dio (che è un modo certo molto drammatico ma serio di vivere l'esperienza religiosa) gli indirizzo questo bei versi del mio amico Turoldo 'Ti amo ateo pensoso/che cerchi un Dio che io non so darti.'
Che io non ho saputo darti.  

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