LO
LASCIO’ PARLARE
di carlozanzi
Lo
lasciò parlare. E lui s’infervorava, descriveva, precisava, argomentava,
puntualizzava e rimarcava il suo dire con ampie traiettorie della mano,
movimenti del capo e sguardi convinti. Del resto la tematica in questione era
serissima.
Lo
lasciò parlare e disse, quando gli parve troppo: “Hai finito?”
Lui
s’interruppe e lo fissò sorpreso. Per un istante sulla sua fronte si lesse la
delusione: attendeva ammirazione e raccoglieva il sospetto del disinteresse.
“Non
sei convincente. Mi parlerai della morte, e soprattutto della vita, quando
avrai la morte dentro, quando non riconoscerai più il tuo corpo e la tua anima
sarà avvelenata dalla paura e dalla rabbia. Allora, se ancora sarò in vita, ti
ascolterò.”
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