E’
morto il pugile Gianni Capretti. 70 anni, una malattia che in sei mesi l’ha stroncato.
Non ci vedevamo da anni, ci siamo conosciuti al Panathlon, quando la sua
brillante carriera pugilistica era finita da un pezzo e Gianni si avviava alla
pensione. Bresciano, vent’anni di carriera, oltre 400 incontri, 5° sia alle
Olimpiadi di Città del Messico che a Monaco, 1° ai Giochi del Mediterraneo,
Campione europeo e tanto altro. Nella categoria superleggeri e leggeri è stato
qualcuno negli anni Sessanta e Settanta. Lo ricordo come una persona sorridente,
vitale, leghista convinto, buono e ospitale. Più di una volta mi ha inviato a
cena nella sua nella casa di Azzate: io, Carla, Daniela Colonna Preti, il
medico sportivo Giulio Clerici, Giovanni Montini, l’ironman di Barasso…cene
preparate da lui e dalla cara moglie…amava soprattutto la selvaggina, carne in
abbondanza, vino e allegria. Da ciò che leggo, ultimamente era anche
nonno-vigile nella sua Azzate, amato da tutti. Ciao, Gianni, amico mio.
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