L’anno
scolastico 1990-1991 portò alla Vidoletti una nuova preside, la professoressa
Messina. Rimase un anno solo, ricordo poco di lei, più che altro stava in
presidenza ad assolvere formalità burocratiche. Che dire dei miei primi anni di
insegnamento? Una nota positiva: cominciavo ad appassionarmi al mio lavoro, a
conoscere meglio i ragazzi e quindi a rapportarmi con loro in modo più corretto
e positivo, con soddisfazione reciproca. Certo, ero ancora un novellino, tanto
che proprio in quegli anni mi capitò l’ultimo incidente, durante una lezione di
salto in alto. Ancora non usavo il cono per impedire uscite dai materassi, così
un alunno (non ricordo il nome, un tipo scatenato e dal fisico robusto, un toro
irrefrenabile) arrivò lungo, atterrò prima sul materasso e poi finì fuori. Il
colpo che prese in testa fece tremare il pavimento, facendomi temere il peggio.
Ma il ragazzo si alzò come nulla fosse, si massaggiò la testa e riprese la
lezione. Grande spavento per me, e finalmente realizzai che non potevo fidarmi
dei ragazzi, dovevo mettere delle barriere invalicabili. Cominciavo anche a
prendere confidenza con la nuova organizzazione della classe, quindi con la
presenza delle ragazze, che senz’altro nel primo periodo dovettero subire la mia
abitudine a fare proposte didattiche maschili. Stavo poi lasciando da parte
sempre più la parte teorica della materia. All’Isef ci avevano indottrinati a
dovere, la ginnastica non doveva essere una materia di serie B, dovevamo essere
preparati e dedicare spazio anche alla teoria. Cosa che feci nei primi anni,
proponendo questionari, lezioni in classe e persino, per qualche anno alla Vidoletti,
un libro di testo. Ma a poco a poco mi resi conto che le due ore settimanali
erano troppo poche per ‘permettermi’ la teoria: i ragazzi dovevano muoversi, e
la teoria andava proposta in palestra. Stop. L’anno scolastico iniziò il 18
settembre 1990, grande prestazione dell’alunno Cassissa alle provinciali di
campestre di Tradate, il 20 febbraio 1991: primo, e qualificazione alle
nazionali. Il 16 aprile le distrettuali di atletica cadetti a Calcinate (foto),
con gli alunni Vidoletti in maglietta sponsorizzata Spy-Ball. E poi un’altra
grande soddisfazione: la prima vittoria al Trofeo Monticelli di basket,
vittoria in finale il 25 maggio, al Palazzetto della grande Ignis, contro
Cassano Magnago per 67-55. Osservando la foto rivedo con piacere, fra gli
altri, Valentina Girardin. Le regole di quel torneo consentivano la
partecipazione di ragazzi e ragazze insieme. Valentina era un’ottima
giocatrice, superiore a tanti maschi, figlia del mio prof. del classico
Ottorino Girardin. Avrà modo di continuare la carriera cestistica a buon
livello.
50-continua
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