Ma
questo impegnativo anno scolastico 1999-2000 non è ancora finito. E lunedì 5
giugno, subito di ritorno da Bologna, con ancora il mal di testa nella testa,
causa stress, eccomi in pullman alla volta di Mantova, con il basket maschile.
Dopo la vittoria contro Lomazzo, i ragazzi avevano vinto facile contro Bergamo
il 29 maggio alla palestra dei Pompieri (invece le bergamasche avevano
castigato le nostre, eliminandoci), quindi ora si trattava di incontrare fuori
casa Mantova: la squadra vincente sarebbe stata campione di Lombardia. Ricordo
ancora quella palestra, tifo indiavolato contro e arbitraggio discutibile.
Partita molto equilibrata. Fra i mantovani spiccava la presenza di un gigante,
già appartenente alla nazionale giovanile. Infatti si presentò in campo con la
tuta griffata Italia. Avanti loro negli ultimi, scoppiettanti minuti. Già
presagivo il peggio quando una fiammata dei miei ragazzi ci portò alla vittoria:
67-64, campioni lombardi (foto). Ci dissero che probabilmente avremmo
continuato, sino alle nazionali, ma nell’ottobre di quell’anno duemila, con i
ragazzi già alle superiori! Il 10 giugno ultimo giorno di scuola, con la Festa
dello Sport. Apro la parentesi sui premi di questa festa. Un paio di anni prima
avevo pensato ad un Premio, destinato ad un alunno di terza media, ottimo nello
studio e nello sport: lo Sportivo dell’Anno. La prima edizione la vinse Daniela
Cionfrini. L’anno dopo pensai ad un maschio e ad una femmina: gli Sportivi dell’Anno.
E da allora questo premio è rimasto. In quell’anno scolastico morì il nostro ex
alunno Andrea Lazzati (foto). D’accordo con la famiglia, venne istituito il Memorial
Andrea Lazzati, destinato ad un ragazzo e ad una ragazza ottimi nella corsa ad
ostacoli. Questo perché Andrea, sportivo a tutto tondo, eccelleva negli
ostacoli. Pensammo di premiare anche 10 maschi e 10 femmine, con medaglia,
sempre particolarmente dotati per gli ostacoli. Ricordo che la preside Anna
Maria Calarco amava l’Inno di Mameli, quindi in occasione del Memorial Lazzati
facevo in modo che l’inno d’Italia non mancasse mai. Durante la partita di basket
di quella Festa dello Sport giocò anche il sindaco di Varese Aldo Fumagalli,
appassionato di basket, che si esibì in una clamorosa caduta, per fortuna senza
conseguenze.
68-continua
Nessun commento:
Posta un commento