domenica 18 settembre 2016

La mia scuola - 60



Anno scolastico 1997-98, preside sempre Anna Maria Caralco, vicepreside Domenico Cavallo detto Mimmo, prof. di matematica che ama fare il vice, forse perché ha in mente di passare come dirigente (ciò che in effetti avverrà). Io intensifico la mia collaborazione con la dirigente e il vice. Ancora ricordo i collegi docenti di inizio anno, quando si trattava di scegliere i collaboratori. Era un po’ un fuggifuggi, la preside non aveva creato un clima molto collaborativo e i prof. preferivano stare in disparte. Così alla fine cedevo, un po’ per vanagloria un po’ per spirito di ‘servizio alla scuola’, davo una mano. Ricordo quegli anni come un tempo di gran lavoro, anche perché avevamo deciso di aumentare la partecipazione ai Giochi della Gioventù, anche per via del Premio La Prealpina. Campestre di istituto il 25 ottobre. Per la prima volta, nella corsa dei papà, partecipo anch’io. In quel periodo mi allenavo abbastanza nella corsa. Arrivai 4° in 4’29”. Primo l’irraggiungibile Angelo Bardelli, davvero un altro pianeta. Mi superò anche un certo Panetta, e l’altro non me lo ricordo. Comunque i ragazzi applaudirono anche me! Devo lottare con la preside per ottenere i soldi per l’acquisto di materiale. Partecipiamo al basket e al volley, sia maschi che femmine. Bene il volley maschile, che vince il campionato provinciale. Partecipo ancora con la ginnastica artistica: i maschi, unici partecipanti, vincono le provinciali di Buguggiate (30 aprile) e vanno alle Regionali. Fuori nel basket sia maschi che femmine, continuiamo con il Trofeo Monticelli, sempre di basket, e arriveremo terzi. Ma ancora una volta è l’atletica leggera a dare le soddisfazioni maggiori. So di avere una squadra di cadette ad alto livello, e le prime gare lo attestano: alle provinciali di Sesto Calende (foto in alto) le ragazze sono prime (quarti i maschi) e accedono alle Regionali, in programma sempre a Sesto Calende il 12 maggio. E’ una giornata torrida. Le cose non vanno troppo bene, si è infortunata il giorno prima la nostra velocista Anita Dal Monte che viene sostituita da Emma Yapi Baba, che va un po’ più lenta. Mia figlia Valentina, accreditata di un 4.59 nel lungo, fa solo 4.03 e arriva nona. Ma nel complesso la squadra c’è, bene Camilla Mastrota negli ostacoli, Jessica Gravante nei 1000, molto bene Marta Broggini, seconda nel peso, e poi abbiamo Bianchi nell’alto e soprattutto ottima prova della staffetta 4x100. Mimmo Zagonia, coordinatore, annuncia i risultati di squadra: “Le prime due squadre andranno alle nazionali a Roma” dice Mimmo. “E sono prima (non mi ricordo chi) e seconda Vidoletti!” Siamo alle nazionali! Grande gioia delle ragazze e mia. Camilla Mastrota mi fa pure il gavettone e quell’acqua, nel gran caldo di quel pomeriggio, è molto gradita (vedi foto sul podio). Ma la gioia durerà solo qualche giorno. Non so per quale motivo, i grandi capi di Roma cambiano le regole: finali nazionali a Cagliari e non più a Roma, passa solo la vincitrice e i primi due di ogni specialità, quindi per la Vidoletti andrà solo Marta Broggini. Delusione, lettere di protesta ma nulla cambierà. Un’esperienza che mi insegnerà a non cantare vittoria mai, sino a quando non si sale sul treno (e in quel caso sull’aereo). Molto bene i ragazzi di prima nell’atletica, la scuola partecipa in massa all’uscita ‘A scuola in bicicletta’, continuano i Premi Vidoletti (vedi foto, con la preside e il vice) ma l’anno si chiude male. Il 13 giugno, durante la Festa dello Sport (è presente anche Lele Colombo, ex alunno Vidoletti che ha vinto la Milano-San Remo di ciclismo), si rompe il tendine rotuleo (mentre fa riscaldamento prima della partita di basket) Mario Belluzzo, papà-allenatore di calcio.       

60-continua

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