Vi prego, non chiamatela poesia.
belvedere
di carlozanzi
Sei
tu che mi regali il tuo calore
o
il ladro sono io, pregno d’amore?
Generosa
e disposta ti proponi,
all’incontro
dei corpi bendisponi
o
qui c’è un abuso di potere
se
m’accosto, furtivo, al belvedere?
Non
c’è colle più dolce da scalare
né
ripida discesa da affrontare.
Le
tue onde increspano il mio mare,
seni
e golfi accoglienti ove approdare.
Ma
il sogno, come bolla di sapone,
muto
scoppia, s’infrange, s’allontana,
al
mio fianco riposa l’illusione
e
amoreggia con la speranza vana.
11
dicembre 2018
.... MA PER CARITà..! E' SOLO UN'ESPRESSIONE PROFONDA, VERSO LE MERAVIGLIE DELLA "NATURA"..!
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