Kingsley Elliot Kaye
Pianista e compositore, nato a Manchester nel 1966, ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di cinque anni. Ha completato gli studi classici in Italia, ottenendo il diploma in pianoforte nel 1988 presso il Conservatorio A. Boito di Parma. Nel 1992 si è diplomato in Composizione presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, dopo aver studiato con il compositore Alessandro Solbiati e Gabriele Manca. Dal 1989 al 1994 frequenta Piano Master Corsi a Lugano detenuti da Nora Mendez Doallo, nel 1992 e nel 1993 è stato a Siena frequentando Film Corsi di Musica presso l’Accademia Chigiana. Dal 1989 al 1994 ha frequentato i corsi master di piano tenuti da Nora Mendez Doallo a Lugano; tra il 1992 e il 1993 è stato a Siena, dove ha partecipato ai corsi per musica da film tenuti da Ennio Morricone all’accademia Chigiana. Qui ha ricevuto due premi Colonna Sonora. Oltre agli studi musicali Kingsley Elliot ha compiuto anche quelli universitari, arrivando ad avere due lauree, in Legge e in Lettere Classiche, entrambe conseguite all’università di Milano. Ha lavorato nel mondo del cinema, realizzando colonne sonore per molti cortometraggi, tra cui “Figure di passaggio”, premiato al festival dei corti di Bologna (1996) e “L’ospite”, di A. Soetje con la partecipazione di Moni Ovadia (1996). Nel 2000 ha composto la colonna sonora del film “Passaggio a vuoto”, di Domenico Ciolfi. Kingsley Elliot ha composto anche musica per il teatro: nel 1996 ha creato il musical “Un soffio di magia”, insieme a Fabio Corradi e Fabio Riganti. Nel 2006 ha scritto la musica per la rappresentazione “Di lunedì”, di Elisabetta Ferrari.
Recentemente un noto personaggio varesino (noti non significa di per sè essere di valore, di talento) ha affermato che se non fosse per lui e suo fratello, Varese a livello culturale sarebbe sconosciuta in Italia. Affermazione da brividi, che si giudica da sè e non abbisogna di commento. Ebbene, sopra ho descritto il profilo di uno dei tanti varesini (di nascita o di adozione) che magari sono meno noti del personaggio sopra citato (dico magari) ma che indiscutibilmente sono di valore, e dei quali la nostra città si dovrebbe vantare.
Recentemente un noto personaggio varesino (noti non significa di per sè essere di valore, di talento) ha affermato che se non fosse per lui e suo fratello, Varese a livello culturale sarebbe sconosciuta in Italia. Affermazione da brividi, che si giudica da sè e non abbisogna di commento. Ebbene, sopra ho descritto il profilo di uno dei tanti varesini (di nascita o di adozione) che magari sono meno noti del personaggio sopra citato (dico magari) ma che indiscutibilmente sono di valore, e dei quali la nostra città si dovrebbe vantare.
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