FAME
di carlozanzi
Adagiato sopra i tuoi dolci monti,
attendo impaziente la tua fame,
la bocca si dischiuda in orizzonti
di labbra che mi avvolgano, stamane.
Nelle buie caverne ora mi perdo,
scivolo, mi rialzo, corro, prendo fiato,
m’agito, attendo, vengo e mi disperdo,
cuori inquieti, tempesta nel tuo prato.
Niente e nessuno qui ci fermerà,
fame folle di vita contro morte,
piacere per smentire la mia sorte
che inevitabilmente strapperà
il tuo fiato dal mio, le tue parole,
i segreti e il sorriso che sorprende,
il non detto, il già detto a pieno sole,
la dolce meraviglia che ci prende.
17 dicembre 2018
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