martedì 2 novembre 2021

2 novembre 1984

                                                                                                   ph da internet
 


Cinquantasette

 

Il due novembre dell’ottantaquattro, accolto da un venerdì senza una nuvola in cielo, avvolto da una luce speciale, che accendeva i colori, salì a piedi, in pellegrinaggio alla Madonna del Monte, sua santità papa Giovanni Paolo Secondo, al secolo Karol Wojtyla, polacco da sei anni sommo pontefice della Chiesa Cattolica apostolica romana. Aveva scelto questa tappa per iniziare una serie di eventi, nella memoria di San Carlo Borromeo, in occasione dei quattrocento anni dalla sua morte. Il santuario, con la sua cittadella e le quattrodici cappelle, era nato proprio nel Seicento, seguendo le indicazioni del Borromeo, che auspicava un ritorno alla vera dottrina cattolica, messa in dubbio dalla riforma protestante e dalle diverse eresie più o meno convincenti, che in quel tempo di crisi confondevano i cristiani.

Marco pensò di invitare nonno Luigi lungo il vialone. Lui sarebbe stato senz’altro presente con la moglie Valentina, perché non dirlo al nonno? Sapeva che non frequentava più la Messa domenicale, aveva intuito che ci fossero problemi anche con Dio, ma era convinto che incontrare quell’uomo venuto dall’est, un religioso che era stato operaio e aveva sofferto, avrebbe potuto fargli bene.

Luigi aveva detto al nipote che non credeva più in Dio, autore di un furto sacrilego: come poteva credere a un Papa? Per non scandalizzarlo aveva risparmiato di fargli sapere che la sua unica certezza in vita era questa: l’esistenza era destinata a finire nella fossa. Marco aveva insistito, ma a convincerlo era stata Valentina. “Se vieni tu magari mi unisco a voi” le aveva detto, pensando che aveva bisogno del bello di una giovane donna. E lei aveva risposto: “Se viene lei vengo anch’io.”........


dal romanzo 'Sassolungo'

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