lunedì 15 novembre 2021

I 55 anni dell'Istituto La Casa


 


Sono molto legato alla Fondazione Centro per la Famiglia, Istituto La Casa di Varese onlus, per vari motivi. Per sapere di che realtà varesina sto parlando invito a visitare il sito www.lacasadivarese.it.

Qui intendo solo ringraziare tutti coloro che, nei 55 anni di vita de La Casa, nata nel 1966, hanno operato e operano, da professionisti e da volontari, da sacerdoti e da laici, amici che in molti casi ho conosciuto e conosco. I nomi sarebbero tanti, rischioso farne qualcuno, ma qualcuno va fatto: Luigi Mombelli, suo fratello Paolo, Rino Pajetta, il mio collega prof. Enrico Pellegrini ma soprattutto don Pino Gamalero (foto in alto), che ieri ho avuto il piacere di rivedere, in occasione di una assemblea per la nomina di un consigliere di amministrazione del CdA. Don Pino, anima de La Casa (Mons. Giovanni Buga lo ha definito il patriarca), presente ieri, commosso nel vedere che la ‘sua’ creatura continua nella originaria missione, pur fra inevitabili difficoltà. La mia amicizia con don Pino è di lunga data. Ricordo ancora con particolare piacere il suo interesse per le mie ambizioni letterarie. Il 25 novembre del 1994 mi aprì le porte della sede, in via Crispi 4, a Varese (che è la sede attuale) per consentirmi la presentazione della mia raccolta di racconti ‘L’ultimo nemico’. Per stare alla cronaca di ieri, l’assemblea dei soci ha nominato Luigi Alberti (foto al centro) nuovo consigliere. Alberti, da molti varesini conosciuto come Gigi, cresciuto nella comunità giovanile parrocchiale Shalom di Biumo Inferiore, guidata da don Angelo Morelli, laico molto attivo nella vita ecclesiale varesina, in particolare nella parrocchia del Lazzaretto, con indubbie competenze amministrative (è amministratore unico della Fratelli Alberti), darà certamente un valido contributo di esperienza e passione alla Fondazione. Il mio grazie va anche all’Alberti, e naturalmente al presidente del CdA Mons. Giovanni Buga (foto in basso), al suo vice dottor Marco Meurat e al direttore della Fondazione, dottor Giuseppe Tarantino, ottimo sportivo.


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